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comunicati stampa In Primo Piano Le carceri

L’ultima occasione per il Governo

Il Presidente Monti, dopo aver incontrato Marco Pannella, ha dichiarato di avere ricavato elementi per riflettere sul carcere.
Non c’era bisogno di vedere il corpo scarnificato del leader radicale per sapere che cosa fare.
Sessanta giorni fa, un cartello di autorevoli personalità del mondo del volontariato e delle associazioni che si occupano di giustizia e di Garanti, inviarono al Governo una Lettera Aperta, con la richiesta di un decreto legge contro il sovraffollamento, per non fare entrare in carcere i consumatori di sostanze stupefacenti e per fare uscire i tossicodipendenti.
Il silenzio agghiacciante è stato un insulto, prima di tutto contro il Presidente della Repubblica, che invano aveva chiesto misure strutturali per interrompere lo stato di illegalità delle galere italiane. La stessa richiesta accolta con supponenza dal Governo, era stata fatta dalla Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduta dal professor Giostra.
Per denunciare l’ignavia del Governo, ho inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente della Repubblica e perché fossero chiare le responsabilità.
Mi auguro che Monti e la Ministra della Giustizia pro tempore, Severino non pensino di affrontare la tragedia limitandosi a sollecitare l’approvazione della legge sulla messa alla prova, all’esame del Senato.
Sarebbe l’estremo insulto ai detenuti.

Franco Corleone, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Firenze

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In Primo Piano Le carceri

Il governo si dimette, sospeso il digiuno, continua la lotta

L’ANNUNCIO DELLE DIMISSIONI DEL GOVERNO MONTI SOSPENDE IL DIGIUNO A OLTRANZA PER UN DECRETO LEGGE CONTRO IL SOVRAFFOLLAMENTO NELLE CARCERI.

CONTINUA LA CAMPAGNA “CARCERE E DEMOCRAZIA” PERCHE’ LA GIUSTIZIA E I DIRITTI UMANI SIANO LA PRIORITA’ DEL NUOVO PARLAMENTO E DEL NUOVO GOVERNO.

Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti a Firenze ha dichiarato:

“La crisi di governo ci priva dell’interlocutore che per altro si era fino a oggi mostrato sordo. La ministra della giustizia Severino e il ministro Riccardi responsabile delle droghe hanno mostrato scarsa se non nulla determinazione nell’affrontare la grave situazioni delle carceri, che versano in uno stato di vera e propria illegalità. Il silenzio del Governo al nostro appello e alle richieste del CSM è stato però in primo luogo un insulto al Presidente Napolitano che più volte aveva denunciato lo stato delle carceri come indegno e disumano e tale da mettere l’Italia ai margini dell’Europa.

Ringrazio tutti coloro che hanno animato la mobilitazione per 50 giorni.

Un saluto particolare ai detenuti di Volterra che hanno partecipato con convinzione al digiuno a staffetta.

L’appuntamento è per domani al Giardino degli incontri del carcere di Sollicciano (Firenze) per rilanciare la mobilitazione in vista delle elezioni”.

 

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Agenda

Riforma del carcere a Sollicciano

In occasione dell’uscita del volume “Il delitto della pena” a cura di Andrea Pugiotto e Franco Corleone – Edizioni Ediesse e di “Prigioni d’Italia” – Viaggio nella realtà delle carceri, a cura dell’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere Penali Italiane apriamo la discussione sulla:

Riforma del carcere

Il giorno 11 Dicembre alle ore 17.00 al “Giardino degli Incontri” presso l’Istituto di Sollicciano, dibattito a più voci:

Intervengono:

– Franco Corleone, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Firenze
– Alessandro Margara, Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Toscana
– Michele Passione, Avvocato
– Carmelo Cantone, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria
– Antonietta Fiorillo, Presidente del Tribunale di Sorveglianza
Coordina il dibattito l’Avvocato Eriberto Rosso
Introduce Oreste Cacurri, Direttore del N.C.P. di Sollicciano

Questo incontro prenatalizio con la partecipazione di detenuti e cittadini vuole essere una occasione per raccogliere fondi per gli arredi del “Giardino degli Incontri”, promossa dai Consiglieri Comunali Eros Cruccolini e Stefano Di Puccio. Al termine del dibattito si brinderà con un Aperitivo bene augurale.

Coloro che desiderano partecipare sono pregati di darne conferma al seguente indirizzo e-mail: garante.detenuti@comune.fi.it

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I miei articoli Le carceri

Monti batta un colpo

Se 46 giorni di digiuno a staffetta vi paion pochi. Così avrei voglia di rivolgermi al Presidente del Consiglio Monti a cui ci siamo rivolti 47 giorni fa con una Lettera aperta per chiedere un provvedimento contro il sovraffollamento delle carceri.
La mobilitazione coinvolge decine di rappresentanti delle maggiori associazioni che si occupano di giustizia e di carcere e di venti garanti dei diritti dei detenuti con una richiesta semplice e ultimativa al Governo: subito un decreto legge per far cessare lo stato di illegalità delle prigioni e per cancellare le norme più vergognose e “affolla-carcere” della legge sulle droghe, alla radice della crescita incontrollata del numero dei detenuti.
La lettera era stata inviata anche alla ministra della Giustizia Severino e al Ministro Riccardi. Nessuno dei destinatari dell’Appello ha ritenuto di rispondere anche con un minimo cenno. Ieri mi sono chiesto se siamo di fronte a un governo di tecnici o di maleducati.
Ora non conosciamo la sorte del Governo Monti, ma insisteremo fino all’ultimo minuto politicamente utile, cioè fino allo scioglimento delle Camere nella richiesta di un provvedimento giusto, costituzionalmente motivato e indispensabile per rispondere all’invito del Presidente Napolitano che ha invitato all’approvazione di misure strutturali per superare una condizione carceraria che vanifica l’art. 27 della Costituzione (oltre a umiliare l’Italia in Europa).
Ripeto fino alla noia che il sovraffollamento non è una calamità naturale né un mostro invincibile ma il prodotto di leggi criminogene che hanno provocato il disastro. L’anno scorso sono entrate in prigione per violazione della normativa antidroga 28.000 persone (fra consumatori, piccoli spacciatori o coltivatori di una piantina di canapa), mentre sono oltre 15.000 i tossicodipendenti ristretti su un totale di 68.000: insomma la metà dei detenuti ammassati e stipati nelle patrie galere hanno a che fare con la legge sulle droghe. Il Presidente Napolitano ha parlato di una questione di “prepotente urgenza”: questa affermazione, se non la si vuole far diventare un mero esercizio di retorica, obbliga il Governo a fare qualcosa, a compiere cioè un atto che eviti l’arresto agli accusati di fatti di lieve entità riguardo alla detenzione di sostanze stupefacenti e per far uscire i tossicodipendenti e destinarli a programmi alternativi (oggi preclusi da vincoli assurdi e dall’applicazione della legge Cirielli sulla recidiva).
La richiesta che avanziamo non è estremista, anzi è pacata e ragionevole.
Anche il Consiglio Superiore della Magistratura ha presentato una proposta per affrontare il sovraffollamento carceri elaborata da una Commissione presieduta dal prof. Glauco Giostra. Il documento è stato presentato il 29 novembre a Roma, purtroppo la ministra Severino ha disertato l’incontro. Avrebbe ascoltato una relazione impegnata nella condanna della logica emergenziale che ha caratterizzato per tanti anni gli interventi dei governi per limitare la concessione di misure alternative e soprattutto la proposta di adozione con decreto legge delle proposte di modifica normativa più significative tra cui quelle in materia di stupefacenti e recidiva.
I soggetti deboli e fragili che affollano il carcere subiscono la violenza del potere e vivono senza speranza. Non immaginano rivolte ma protestano nel silenzio delle parole, con il linguaggio del corpo, cancellando la propria vita o con atti gravi di autolesionismo. Il sangue scorre in carcere e l’indifferenza cinica è responsabile di una strage annunciata.
I protagonisti della catena non vogliono essere complici, neppure per omissione.

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blog Le droghe

Breaking the Taboo, il film è on line

Visibile su youtube il documentario prodotto per la campagna internazionale per rompere il taboo su una nuova strategia sulle politiche sulle droghe.

(via fuoriluogo.it)

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Dei diritti e delle pene

CGIL-FP
Università RomaTRE
Antigone
StopOPG

mercoledì 12 dicembre dalle ore 9,30 alle 19,30

Dei diritti e delle pene
Conferenza nazionale sulla esecuzione della pena

Aula Magna
Facoltà Giurisprudenza
Università Roma Tre
Via Ostiense 159 – Roma

Una discussione sul senso della pena con autorevoli rappresentanti delle istituzioni della giustizia e della Amministrazione Penitenziaria, del mondo universitario, sindacale e dell’associazionismo nella prospettiva di un progetto di riforma e di riorganizzazione del sistema che, ripensando la pena, rimetta al centro i principi costituzionali e i diritti di cittadinanza.

Scarica il programma.

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Agenda

Il carcere al tempo della crisi

Il carcere al tempo della crisi
Seminario internazionale nell’ambito della edizione 2012 della Festa della Toscana, nata per ricordare
l’abolizione della pena di morte e della tortura nel Granducato di Toscana il 30 novembre del 1786
Auditorium Sant’Apollonia
Via San Gallo 25 – Firenze
Giovedì 6 dicembre 2012 – ore 9

Nei confronti della condizione detentiva la Toscana ha una lunga storia di impegno istituzionale e civile tale da caratterizzarla come un riferimento di valori e di garanzie di rispetto e difesa dei diritti delle persone private della libertà personale.
Con questa profonda radice il seminario “Il carcere al tempo della crisi” costituisce un’occasione di riflessione e discussione sulla realtà delle carceri e della condizione detentiva.
Oggi, ancora una volta, la realtà italiana presenta uno stato miserevole delle sue prigioni e ad uno sguardo internazionale si riscontrano arretramenti e involuzioni in tanti paesi. Il carcere al tempo della crisi è un contenitore sovraffollato da una moltitudine da sistemare in sempre minor spazio con attrezzature e servizi sempre più insufficienti e scadenti. Il carcere al tempo della crisi accentua le caratteristiche di contenitore
etnico e contenitore di povertà, sempre più marginalizzato in una società anch’essa impoverita di risorse materiali e immateriali.
L’orizzonte di un continuo aumento della popolazione carceraria a cui far fronte con programmi di costruzione di nuove carceri è il segno del passaggio in corso dallo stato sociale allo stato penale ed anche il tragico paradosso di una società in cui carcere chiama altro carcere.
L’obiettivo del seminario è quello di un’apertura di confronto sui percorsi di decrescita carceraria come fuoriuscita da una gabbia ideologica fossile che impone il carcere come forma di contenimento, deterrenza e disciplinamento sociale.

Ore 9.00 Prima sessione
Apertura del Convegno
Alberto Monaci
Presidente del Consiglio regionale della Toscana

Interrogativi
Alessandro Margara
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Toscana

La tutela dei diritti fondamentali in carcere
Mauro Palma
Membro del Consiglio europeo per la cooperazione penalistica

I sistemi penitenziari nelle politiche penali neoliberiste
Jonathan Simon
Professore di Diritto alla Berkeley School of Law

Strategie per fermare la crescita della popolazione detenuta nel Regno Unito
Richard Garside
Direttore del Centre for Crime and Justice Studies

Sistemi penali e diritti dei detenuti in Spagna
Iñaki Rivera Beiras
Universita’ di Barcellona, Direttore dell’Osservatorio del Sistema Penale e dei Diritti Umani

La riparazione dopo le atrocità. E’ possibile?
Nils Christie
Membro dell’Accademia norvegese delle Scienze e delle Lettere

Le tendenze attuali dell’architettura del carcere
Marella Santangelo
Docente di Progettazione Architettonica all’Università degli Studi di Napoli Federico II

Coordina gli interventi e chiude la sessione
Massimo Pavarini
Docente di Diritto Penale, Università degli Studi di Bologna

Ore 13.30 Buffet

Ore 14.30 Seconda sessione

Saluti dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana
Carmelo Cantone
Provveditore regionale Amministrazione Penitenziaria

Liberare il tempo murato: la progettazione con il territorio
Salvatore Allocca
Assessore al Welfare della Regione Toscana

Lo stato delle carceri in Italia
Luigi Pagano
Vice Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

L’andamento delle misure alternative in Italia
Francesco Maisto
Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna
Antonietta Fiorillo
Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze

L’altro diritto: una teoria e una pratica
Emilio Santoro
Docente di Teoria e Storia del Diritto – Università degli Studi di
Firenze

I modelli fossili del moderno carcerario
Adriano Sofri
Giornalista

Coordina gli interventi e chiude la sessione
Franco Corleone
Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze

La partecipazione al convegno darà titolo all’acquisizione dei crediti formativi riconosciuti
dall’Ordine degli Avvocati di Firenze

Info crediti presso Segreteria Garante dei detenuti della Regione Toscana
Segreteria Garante tel. 055 2387802/ 055 2387806 – i.baldacci@consiglio.regione.toscana.it
Fondazione Michelucci tel. 055 597149 – segretria@michelucci.it