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Effetto Giovanardi

Carlo Giovanardi si disseta
Carlo Giovanardi si disseta

Dal blog di Fuoriluogo.it:

Ecco gli effetti reali della legge sulle droghe, illustrati oggi dalla coppia Serpelloni-Giovanardi. Nel 2008 385.000 tossicodipendenti in cura (+70.000). Di nuovo in crescita i tossicodipendenti da eroina.

Aumentano anche in minori in carcere (+38%) mentre come previsto cala il prezzo di cocaina ed eroina mentre aumentano i prezzi di cannabis ed ecstasy.
Si confermano gli effetti criminogeni della legge Fini-Giovanardi. Leggi tutto.

Documenti:
La sintesi della Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia per l’anno 2008.
Il libro bianco sugli effetti della leggi Fini Giovanardi.

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Le droghe

La canapa in Jamaica fra cultura e politica

Domenica 5 luglio alle 16 presso il Rototom Sunsplash Festival di Osoppo sono stato invitato alla presentazione del libro “La ganja e i Caraibi” edito da Ass. Culturale Rototom e Forum Droghe. Con la partecipazione di Horace Andy. Il Sunsplash è da sempre è un’avanguardia nella critica al pensiero unico della “war on drugs” in Italia e nel mondo intero.
Parteciperanno:
AXEL KLEIN
Antropologo della University of Kent, Axel Klein è noto per le sue ricerche sulle drug policy in tutta la comunità scientifica mondiale. Lo studioso –anche responsabile di DrugScope- ha approfondito il ruolo giocato dalle droghe nelle società contemporanee, tanto da prender parte a vari progetti ONU e UE. Tra i suoi ultimi saggi, Drugs and the world e Caribbean drugs.
FRANCO CORLEONE
Franco Corleone è uno dei grandi amici del festival, col quale collabora già da anni. Segretario di Forum Droghe e Garante dei detenuti di Firenze, già Sottosegretario alla Giustizia nel primo governo Prodi, a lui si devono molte leggi di civiltà del nostro paese, come quella sulle detenuti madri e l’incompatibilità fra carcere e malati di Aids. Tra i suoi saggi citiamo Giustizia senza fine e Lo stato moderno.
GIANPAOLO CARBONETTO
Dopo aver lavorato alla Rai, Gianpaolo Carbonetto entra a far parte della redazione del Messaggero Veneto, ricoprendo, tra i tanti ruoli, quello di inviato speciale e caporedattore delle pagine culturali. Ha scritto diversi libri di saggistica e appare con interviste e saggi su volumi di autori vari di diverse case editrici. E’ stato inoltre componente della Comm. per la diffusione della Cultura italiana all’estero.

Il libro

Nonostante la severità del controllo penale, a livello nazionale e internazionale, il regime di  proibizione non è riuscito ad estirpare la produzione e il consumo di canapa nei paesi dei Caraibi, mentre ha prodotto gravi effetti collaterali: dall’incarcerazione di massa dei consumatori, all’inquinamento dell’economia per l’ampiezza del mercato illegale, fino all’indebolimento delle istituzioni e della democrazia per la disparità di potere e mezzi fra le ricche e potenti organizzazioni transnazionali del narcotraffico e i piccoli stati nazionali dell’arcipelago caraibico.  Il volume approfondisce il caso della Giamaica e di St Vincent. Barry Chevannes ripercorre la storia  del legame della ganja col movimento politico Rastafarian e del suo largo radicamento nella cultura popolare: da qui l’inefficacia di un sistema legale di proibizione in aperto contrasto  con l’insieme  di usanze e di valori delle comunità locali. Axel Klein affronta l’economia della ganja attraverso le storie di alcuni contadini di St. Vincent, il maggiore produttore fra i paesi della zona. Dopo il declino delle piantagioni di banane, per molti agricoltori poveri l’economia illegale delle droghe è una delle fonti più importanti di sussistenza (e in certa misura lo è per il loro stesso paese). I saggi sono tratti dal libro Caribbean Drugs, a cura di Axel Klein, Marcus Day, Anthony Harriot (Ian Randle Publishers, Zed Books, in association with Drugscope, 2004).

Gli autori
Axel Klein è docente di politica delle droghe all’università del Kent. Ha diretto il settore ricerca di Drugscope, uno dei più importanti centri indipendenti britannici di studio nel campo delle droghe. Ha condotto progetti di ricerca nel corno d’Africa e nei Caraibi.
Barry Chevannes è preside della facoltà di scienze sociali al Mona campus dell’università delle Indie Occidentali. Professore di antropologia sociale, è autore di molte pubblicazioni sul movimento Rastafari e su altre religioni autoctone della Giamaica.

Via fuoriluogo.

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I miei articoli Le droghe Senza categoria

Cento anni di proibizione

Articolo pubblicato da Terra il 27 giugno 2009.

Il 26 giugno, giornata dell’Onu contro l’abuso del consumo di droghe, è stata l’occasione per presentare lo World drug report 2009 da parte del Unodc, l’Agenzia antidroga delle Nazioni Unite.
Il Rapporto di più di trecento pagine analizza la situazione della produzione e del consumo nelle diverse aree del mondo e obliga ad una lettura attenta dei dati.
L’interesse immediato si è concentrato però sulla prefazione di Antonio Costa, direttore dell’Ufficio di Vienna, che ha voluto prendere spunto dalla coincidenza con i cento anni di proibizione delle droghe e il bilancio di dieci anni dell’obiettivo di un mondo senza droga lanciato dall’Assemblea dell’Onu di New York del 1998 per indicare alcune riflessioni sulla politica attuata per così lungo tempo.
Il fallimento di quella strategia è evidente e sotto gli occhi di tutti gli osservatori obiettivi: non solo perchè le droghe non sono state eliminate, ma soprattutto per le conseguenze drammatiche  in termini di incarcerazione di massa di milioni di consumatori nel mondo.
Antonio Costa è quindi costretto a riconoscere che sta crescendo tra i politici, i media e anche nell’opinione pubblica la valutazione che il controllo sulla droga non funziona.
Proprio per questo, nonostante la riproposizione granitica dell’affermazione che le droghe continuano a costituire un pericolo per la salute dell’umanità, Costa si lancia in una contestazione della legalizzazione delle droghe dal punto di vista economico, sociale ed etico.
Non essendo un tema all’ordine del giorno è evidente che è un obiettivo polemico di comodo per sfuggire alle profonde contraddizioni di scelte che spesso violano i diritti umani. Costa fa appello ai paladini dei diritti umani perchè aiutino la sua Agenzia a promuovere “il diritto alla salute dei tossicodipendenti”.
Costa non rinuncia alle sue convinzioni di fondo: la tossicodipendenza è una malattia e le droghe sono proibite perchè dannose e non viceversa. E’ costretto però ad alcune aperture. A Vienna nel marzo scorso la Dichiarazione Politica approvata dal summit dell’Onu non riconosceva la positività delle politiche di riduzione del danno e su questo punto per la prima volta si è rotto l’unanimismo della retorica antidroga. Ventisei paesi con alla testa la Germania hanno dichiarato il proprio dissenso.
Ora Antonio Costa opera una svolta e invita gli Stati e le forze di polizia a non criminalizzare i tossicodipendenti e a dare priorità alla lotta ai trafficanti.
Nonostante il dissenso di fondo permanga, vogliamo prenderlo in parola; soprattutto aspettiamo che inviti  Carlo Giovanardi a prendere atto della nuova linea. Le carceri italiane stanno scoppiando a causa della legge voluta proprio dallo zar antidroga nostrano per cui non esistono differenze tra le sostanze (canapa = cocaina) e la pena prevista per possesso e spaccio è identica, da sei a venti anni di carcere.
Il fondamentalismo proibizionista anche in America dà segni di cedimento e pare finito il tempo della crociata moralista. Allora si liberino 15.000 detenuti. Subito!

Franco Corleone

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Gli spazi della pena e l’architettura del Carcere

Sabato 13 giugno 2009 al “Giardino degli Incontri” del Carcere di Sollicciano – Firenze si è tenuto il seminario organizzto da La Società della Ragione che si è proposto di raccogliere idee e tematizzazioni per un convegno internazionale già in programma per il prossimo autunno. Il punto di partenza è la corrispondenza di forma e funzione nella pena. La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione, al modo di interpretare la pena privativa della libertà in diversi contesti culturali, sociali ed economici. Scarica l’invito.

ecco alcuni degli interventi, dal sito della Società della Ragione:

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Dibattito sulla riduzione del danno a Perugia

Dal blog di fuoriluogo.it:

Il 23 giugno, a Perugia si svolgerà un convegno organizzato dal CNCA Umbria col contributo della Regione Umbria e del comune di Perugia sul tema di scottante attualità della riduzione del danno. Parteciperà tra gli altri il capo del dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni, mentre Hugo Luck, a nome di IDPC, svolgerà una relazione sulle prospettive internazionali della riduzione del danno.
Data l’importanza di questo momento di confronto pubblico, vi preghiamo di fare il possibile per essere presenti e diffondere l’invito.

<a href=”http://www.fuoriluogo.it/scarica.php?id=6297″ target=”_blank”>Scarica il programma in formato pdf</a>.

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Eroina medica, scienza ed etica della cura

In Germania, i servizi per le tossicodipendenze hanno la possibilità di prescrivere ai consumatori trattamenti con eroina medica: è questo il risultato della legge approvata qualche giorno fa dal Bundestag coi voti della SPD, della Linke, dei verdi e dei liberali (349 favorevoli e 198 contrari). Il parlamento federale ha preso atto dei risultati positivi della sperimentazione clinica conclusa nel 2004. Era iniziata nel 2002 in sette grandi città (fra cui Francoforte, Monaco e Amburgo), su iniziativa del ministro della salute insieme a tre regioni (Bassa Sassonia, Renania Westfalia e Assia). Continua a leggere <a href=”http://www.fuoriluogo.it/home/mappamondo/europa/germania/eroina_medica_scienza_ed_etica_della”>l’articolo di Grazia Zuffa</a> per la rubrica settimanale di Fuoriluogo sul Manifesto. Vai al <a href=”http://www.fuoriluogo.it/home/archivio/biblioteca/dossier/trattamenti_con_eroina.pdf”>dossier sui trattamenti con eroina</a> di fuoriluogo.it (aggiornato a giugno 09, in formato pdf).
Dal Blog di fuoriluogo.it.

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Gli spazi della pena e l’architettura del Carcere

immagine-2Sabato 13 giugno 2009 al “Giardino degli Incontri” del Carcere di Sollicciano – Firenze. Il Seminario promosso da la Società della Ragione in collaborazione con Antigone e la Fondazione Michelucci si propone di raccogliere idee e tematizzazioni per un convegno internazionale già in programma per il prossimo autunno. Il punto di partenza è la corrispondenza di forma e funzione nella pena. La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione, al modo di interpretare la pena privativa della libertà in diversi contesti culturali, sociali ed economici. Chi si propone di riformare la pena, non può rinunciare a ripensare la forma penitenziaria, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive. D’altro canto, la rinnovata emergenza del sovraffollamento penitenziario ha spinto il Governo ad assumere la questione edilizia come strumento principe per farvi fronte, attraverso la nomina di un Commissario ad hoc e la predisposizione di un ‘piano carceri’ finalizzato all’ampliamento della capacità ricettiva del sistema penitenziario. Merita dunque confrontarsi sul progetto governativo, per valutarne non solo le scelte di fondo (quale carcere? Per quale pena?), ma anche la fattibilità e i costi (non solo economici) che esso porta con sé.
Scarica l’invito.

Da La Società della Ragione, via Fuoriluogo.