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Obbligo di fotovoltaico su tutti i nuovi edifici

Roberto Codazzi ci informa che in qualche modo la catena di blog per l’ambiente pare abbia vinto ancora.

Fotovoltaico su tutti i nuovi edifici, i blog vincono ancora!

Era il 12 febbraio quando nel decreto milleproroghe il Governo inseriva con la fiducia lo spostamento a gennaio 2010 dell’obbligo per gli edifici di nuova costruzione di utilizzare fonti rinnovabili. 65 blog avevano aderito al mio appello per chiedere il rispetto della norma originale introdotta da Prodi, cioè il decorrere dell’obbligo da gennaio 2009.

Poi a marzo, in sordina, venne introdotto l’obbligo per regioni e provincie autonome, una parziale vittoria alla quale, scrivevo, sarebbe arrivata quella definitiva. E’ importantissimo che questo obbligo arrivi ora, prima del fantomatico piano casa.

Oggi ho finalmente scovato la notizia tanto attesa: “A far data dal 25 giugno 2009 il DPR n° 59 del 2 Aprile u.s. rende obbligatoria l’installazione di impianti fotovoltaici in edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, e nel caso di ristrutturazioni.”

Il DPR recita testualmente: “Nel caso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, o di ristrutturazione degli stessi conformemente all’articolo 3, comma 2, lettera a), del decreto legislativo, è obbligatoria l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.” L’impianto termico deve produrre almeno il 50% (20% per gli edifici situati nei centri storici) dell’energia richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria.

Ecco i 65 incatenati: ilKuda, CernuscoTV, Osservatorio sul Razzismo in Italia, Zadig, Follonica, Marcella Zappaterra, Alessandro Ronchi, Verdi Forlì-Cesena, Verdi Emilia Romagna, BaseVerde, Blog del Giorno, Letizia Palmisano, LETIZIA’S BLOG, Fiore Blog, Verdi di Ferrara, il Derviscio, Ciwati, PD Cogliate, Sale del mondo, Informazione senza filtro, Ladri di marmellate, Resistenza civile, Life in Italy, Ma’pe iabbu, Maurizio Baruffi, Dea Maltea, Eco, Sciura Pina, SpreadRSS, Tau2 Zero, BlogEko, Marcello Saponaro, Amico Fragile, Ambiental..mente, Pd Vedano, Writer, Voglio il fotovoltaico, No alla turbogas a pontinia, agorambiente, laStanzaDelBarone, Opinioni e Benessere, il Filo di Arianna, Maxso’s blog, Jacopo Fo, Evil Genius, Gianluca Aiello, YourPage, AttivAzione, Sostenibilitalia, Orlandi Energie, Verdi Treviglio, IlFerdinando, Grilli e Cicale di Latina, Giudo Elettrico, La Parola, Riciard’s, la Tana del Mostro, Fonte Live, the Wistleblower, Appunti e Virgole, Al massimo dell’energia, Pollodellavaldichianna, Agoravox, Nuclearenograzie, Solarenews, Ultras Cernùsk.

Ripubblicate i link, che fa bene alla salute!

(via fioreblog)

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Agenda Le carceri

Gli spazi della pena e l’architettura del Carcere

immagine-2Sabato 13 giugno 2009 al “Giardino degli Incontri” del Carcere di Sollicciano – Firenze. Il Seminario promosso da la Società della Ragione in collaborazione con Antigone e la Fondazione Michelucci si propone di raccogliere idee e tematizzazioni per un convegno internazionale già in programma per il prossimo autunno. Il punto di partenza è la corrispondenza di forma e funzione nella pena. La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione, al modo di interpretare la pena privativa della libertà in diversi contesti culturali, sociali ed economici. Chi si propone di riformare la pena, non può rinunciare a ripensare la forma penitenziaria, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive. D’altro canto, la rinnovata emergenza del sovraffollamento penitenziario ha spinto il Governo ad assumere la questione edilizia come strumento principe per farvi fronte, attraverso la nomina di un Commissario ad hoc e la predisposizione di un ‘piano carceri’ finalizzato all’ampliamento della capacità ricettiva del sistema penitenziario. Merita dunque confrontarsi sul progetto governativo, per valutarne non solo le scelte di fondo (quale carcere? Per quale pena?), ma anche la fattibilità e i costi (non solo economici) che esso porta con sé.
Scarica l’invito.

Da La Società della Ragione, via Fuoriluogo.