Perchè la coltivazione di oppio è calata in Afghanistan?

jeanluclemahieuSui dati del rapporto UNODC sulla coltivazione di oppio in Afghanistan, PeaceReporter intervista oggi il direttore del programma antidroga dell’Onu a Kabul, Jean-Luc Lemahieu. Che dice: “Per un contadino, 5 anni fa, coltivare oppio rendeva 27 volte tanto che coltivare grano. Oggi gli rende solo il doppio. Per questo molti contadini sono passati ad altre colture”.

Da fioreblog, via fuoriluogo.

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Le droghe

La ganja e i Caraibi. cultura, economia, politica

E’ disponibile on line il quaderno numero 3 di Fuoriluogo dedicata alla canapa nei caraibi. Sul sito di Fuoriluogo potete scaricarlo in formato pdf, ma se volete riceverlo in formato cartaceo e soprattutto sostenere l’attività di Forum Droghe potete iscrivervi: il volume sarà inviato in forma cartacea a tutti i nuovi iscritti.

“La ganja e i Caraibi. cultura, economia, politica” è il quaderno numero 3 della nuova serie di Fuoriluogo ed è stato realizzato in collaborazione con il Rototom Sunsplash Festival.

– La presentazione al Rototom: on line gli interventi alla presentazione del volume al Rototom Sunsplash Festival, 5 luglio 2009.

– La ganja e i Caraibi in formato pdf: scarica il terzo quaderno della nuova serie di fuoriluogo in formato pdf.

Nonostante la severità del controllo penale, a livello nazionale e internazionale, il regime di proibizione non è riuscito ad estirpare la produzione e il consumo di canapa nei paesi dei Caraibi, mentre ha prodotto gravi effetti collaterali: dall’incarcerazione di massa dei consumatori, all’inquinamento dell’economia per l’ampiezza del mercato illegale, fino all’indebolimento delle istituzioni e della democrazia per la disparità di potere e mezzi fra le ricche e potenti organizzazioni transnazionali del narcotraffico e i piccoli stati nazionali dell’arcipelago caraibico.

Il volume approfondisce il caso della Giamaica e di St.Vincent. Barry Chevannes ripercorre la storia del legame della ganja col movimento politico Rastafarian e del suo largo radicamento nella cultura popolare: da qui l’inefficacia di un sistema legale di proibizione in aperto contrasto con l’insieme di usanze e di valori delle comunità locali.Axel Klein affronta l’economia della ganja attraverso le storie di alcuni contadini di St.Vincent,il maggiore
produttore fra i paesi della zona. Dopo il declino delle piantagioni di banane, per molti agricoltori poveri l’economia illegale delle droghe è una delle fonti più importanti di sussistenza (e in certa misura lo è per il loro stesso paese).

Gli Autori
Barry Chevannes
è preside della facoltà di scienze sociali al Mona campus dell’università delle Indie Occidentali. Professore di antropologia sociale, è autore di molte pubblicazioni sul movimento Rastafari e su altre religioni autoctone della Giamaica.
Axel Klein è docente di politica delle droghe all’università del Kent. Ha diretto il settore ricerca di Drugscope, uno dei più importanti centri indipendenti britannici di studio nel campo delle droghe. Ha condotto progetti di ricerca nel corno d’Africa e nei Caraibi.

“La ganja e i Caraibi. cultura, economia, politica”
a cura di Franco Corleone e Grazia Zuffa, traduzioni di Marina Impallomeni
Quaderno realizzato in collaborazione con il Rototom Sunsplash Festival.

I saggi sono tratti dal libro Caribbean Drugs, a cura di Axel Klein, Marcus Day,Anthony Harriot (Ian Randle Publishers, Zed Books, in association with Drugscope, 2004).
Si ringrazia l’editore per l’autorizzazione alla traduzione italiana e alla realizzazione della presente edizione.

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Agenda Le droghe

Conferenza stampa in vista di Vienna 2009

Nei prossimi giorni sarò a Vienna, al vertice per la revisione delle politiche sulle droghe dell’ONU, dove si cercherà di sorvolare sui 10 (undici) anni di fallimenti della war on drugs.

Ecco la Conferenza stampa che abbiamo organizzato come Forum Droghe lunedì, da radioradicale.

Maggiori info nello speciale di Fuoriluogo.

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Trieste è vicina

Appello
Trieste è vicina.

A metà marzo si svolgerà la V Conferenza Nazionale prevista dalla legge per valutare l’efficacia della politica e della normativa sulle droghe. L’ultima pseudo-conferenza  organizzata a Palermo nel 2005 si rivelò non solo un fallimento – per la quasi totale assenza del mondo delle professioni, delle scienze e delle associazioni- ma uno scacco della partecipazione, del confronto e della valutazione scientifica. Organizzata senza alcun percorso partecipato e con l’evidente intenzione di  non discutere bensì di celebrare l’inasprimento penale che si sarebbe concretizzato di lì a poco con l’approvazione di una nuova normativa per decreto-legge (l.49/06), l’assise di Palermo fu poco più di una riunione tra pochi fedeli a porte chiuse.
Il vasto movimento di opposizione alla svolta punitiva decise per protesta di disertare Palermo e il Cartello “Non incarcerate il nostro crescere”, insieme alle Regioni, promosse all’Università La sapienza di Roma una Contro-conferenza, in cui fu presentata una articolata piattaforma di riforma della politica delle droghe, con al primo posto la cancellazione della legge Fini-Giovanardi.
Purtroppo il Governo Prodi deluse le aspettative di cancellazione di quella normativa né fu convocata la V Conferenza nazionale.
Di fronte a questo appuntamento, come operatori, scienziati, cittadini, consumatori e associazioni, siamo preoccupati di assistere a una penosa ripetizione di un’esperienza autocelebrativa. Soprattutto temiamo che si voglia utilizzare il palcoscenico della conferenza per piegare la scienza al servizio della politica: da un lato riducendo la complessità del fenomeno del consumo di droghe ai soli fattori biologici, dando visibilità unicamente alle neuroscienze; dall’altro enfatizzando taluni approcci e studi (utilizzabili a in chiave di dissuasione terroristica) e accuratamente ignorando altri. Ne è un esempio la nuova campagna di prevenzione sulla droga-bruciacervello, in linea col più vetusto ( e contestato anche sul piano dell’efficacia del messaggio) scare-approach.
Vogliamo che la Conferenza sia una occasione per la partecipazione, il confronto fra operatori e utenti dei servizi, la valutazione scientifica a tutto campo, la verifica seria delle politiche pubbliche.
Queste sono per noi le questioni che riteniamo fondamentali per rendere la Conferenza un appuntamento degno di questo nome:
1.    Scrivere l’agenda – scientifica, sociale e delle politiche pubbliche – della Conferenza attivando una partecipazione reale, plurale, dotata di parola, fornendo a questa partecipazione luoghi e percorsi. E’ necessario operare subito poiché a tutt’oggi non risulta alcuna iniziativa per l’attivazione di un processo partecipativo reale, come avvenuto per altre conferenze in passato, in particolare quelle di Napoli e Genova.
2.    Avvviare una seria valutazione delle politiche pubbliche, mettendo  come primo punto all’ordine del giorno la valutazione della legge 49/2006 e in particolari i suoi effetti sulla carcerazione.
3.    Promuovere un ampio dibattito sulla rete dei servizi, che da tempo denuncia una crisi e perfino un collasso: con un occhio particolare alla riduzione del danno, ridimensionata anche dalle politiche locali di sicurezza e tolleranza zero.
4.    Prevedere un confronto su tutte le esperienze internazionali di nuovi servizi e interventi che risultino oggetto di studi di valutazione con esito favorevole, senza pregiudiziali ideologiche.
5.    Rispettare la multidimensionalità del fenomeno, il pluralismo degli approcci scientifici, la vivacità del dibattito scientifico stesso, garantendo – attraverso una propedeutica sollecitazione e partecipazione attiva – presa di parola da parte dei tanti sguardi che indagano, studiano, sperimentano.
6.    Dare ascolto ai consumatori di sostanze come cittadini a pieno titolo titolari di  diritti e voce sulle proprie vite, nel rispetto delle scelte di vita e delle diverse culture, assicurando loro presenza, rappresentanza e parola con pari dignità.
7.    Dare un adeguato spazio alle regioni e alle città, per valorizzare le particolarità locali e l’approccio pragmatico degli interventi sul territorio.

In ogni caso ci impegniamo ad organizzare, dentro e fuori la Conferenza, momenti pubblici aperti per una discussione libera, sia scientifica che politica, a partire dalla valutazione delle politiche internazionali che saranno oggetto di verifica al meeting Onu di Vienna del marzo 2009.

Primi firmatari
Stefano Anastasia, Maurizio Baruffi, Hassan Bassi, Bea Bassini, Stefano Bertoletti, Giorgio Bignami, Gianluca Borghi, Stefano Carboni, Vanna Cerrato, Claudio Cippitelli, Tiziana Codenotti, Maurizio Coletti, Franco Corleone, Paolo Crocchiolo, Antonio D’Alessandro, Carlo De Angelis, Felice Di Lernia, Barbara Diolaiti, Leonardo Fiorentini, Don Andrea Gallo, Patrizio Gonnella, Marina Impallomeni, Franco Marcomini, Alessandro Margara, Henri Margaron, Patrizia Meringolo, Alessandro Metz, Mariella Orsi, Valentino Patussi, Edoardo Polidori, Susanna Ronconi, Fabio Scaltritti, Maria Pia Scarciglia, Sergio Segio, Maria Stagnitta, Stefano Vecchio, Andrea Vendramin, Grazia Zuffa.

Fin qui l’appello che ho sottoscritto. Ecco, dal blog di Fuoriluogo le indicazioni per l’azione, anche on line:

Rompiamo il silenzio sulla prossima conferenza governativa sulle tossicodipendenze di Trieste, perché non si ripeta la farsa del precedente appuntamento di Palermo.

Sottoscrivete l’appello e partecipate all’incontro per discutere le opportune iniziative: vi aspettiamo a Firenze, sabato 17 gennaio dalle 10,30 alle 16 nella sede ARCI, piazza dei Ciompi 11.

Trieste è vicina, l’azione on line:

  • leggi l’appello e aderisci on line.
  • aderisci e incatenati con il tuo blog: copia questo post (comprese queste istruzioni e la lista dei blog che hanno aderito), inseriscilo nel tuo blog linkandolo e mettendo nei tag “trieste è vicina” e segnalaci l’adesione con un commento al post. Troverai qui sotto la lista aggiornata dei blog che si sono incatenati.

Sinora hanno aderito alla catena: il blog di Fuoriluogo.itIl Blog di Franco Corleone, fioreblog, Verdi di Ferrara, Il blog di Maurizio Baruffi.

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AAA. Cercasi segnalati alle Prefetture per una ricerca sulle sanzioni amministrative

Dal blog di Fuoriluogo ecco una segnalazione riguardante una ricerca sulle sanzioni amministrative del DPR 309/90.

Rilanciamo volentieri questo messaggio, conoscendo la serietà dei ricercatori e concordando con l’ipotesi di ricerca: si tratta di un progetto sollecitato dall’allora comitato scientifico del Ministro Paolo Ferrero al fine di approfondire (finalmente…) quali siano esiti e risultati delle sanzioni amministrative dalla viva esperienza dei soggetti protagonisti.

“Cercasi persone segnalate in Prefettura per possesso di sostanze illegali per uso personale disponibili a partecipare ad una ricerca sull’applicazione dell’art. 75 del DPR 309/90 mediante un’intervista faccia a faccia nelle seguenti città: Torino, Brescia, Venezia, Rimini, Pesaro, Roma, Napoli, Bari, Catania.

Per maggiori informazioni, contattare Roberta Molinar (molinar@eclectica.it)”

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AAA antiproibizionista facoltoso cercasi

Fuoriluogo dà appuntamento ai lettori per domenica 28 settembre. Chiediamo suggerimenti concreti per raccogliere i fondi necessari a rilanciare il giornale e rafforzarlo come punto di riferimento di una rete sociale più ampia. Nella pausa di agosto lavoreremo a un progetto editoriale che garantisca la vita del giornale.
Restate con noi commentando sul blog di fuoriluogo.it e seguendo lo speciale.

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26 giugno: l’altra giornata mondiale sulle droghe

Fuoriluogo lancia un meme in occasione della giornata mondiale sulle droghe che ovviamente rilancio da questo blog.

Ecco le istruzioni per aderire:

26 giugno: l’altra giornata mondiale sulle droghe

In occasione della giornata mondiale sulle droghe lanciamo dal Blog di Fuoriluogo.it un piccolo Meme.
Un esperimento, un appello/invito alla blogosfera antiproibizionista e libertaria: il 26 giugno 2008 – ma anche nei giorni che lo precedono o in quelli successivi – scrivete un post sull’altra faccia della war on drugs. Quella delle vostre storie di ordinaria repressione o quella degli aneddoti curiosi e divertenti sulle sostanze ed il loro uso. Insomma sentitevi, per una volta, liberi di parlare di droghe nonostante i vari Giovanardi, Fini e Costa.

Istruzioni:

  1. Perchè i pensieri e le opinioni siano più concatenati possibile vi preghiamo di linkare questo post/appello e tutti coloro aderiranno (che saranno riportati qui sotto).
  2. inserite, fra gli altri che vorrete, il tag “peace on drugs
  3. scrivete (non si sa mai) a fuoriluogo@fuoriluogo.it una mail con l’url del vostro post.
  4. Ricordatevi di linkare anche gli aderenti. Per ora: fioreblog, Marcello Saponaro, DarkShadowNNN.