Ogni giorno un nuovo morto nelle carceri e le risposte del Governo sono il silenzio. La Ministra Severino visita le carceri ma non fa l’unica cosa che dovrebbe fare: proporre un decreto legge per eliminare le norme più odiose della legge Giovanardi sulle droghe, che causano la carcerazione di metà dei detenuti presenti. Il testo è quello della proposta di legge dell’onorevole Cavallaro, (n. 4871) e quello della proposta dei senatori Ferrante e Della Seta (n. 2798).
Se si vuole onorare l’impegno anche su questo argomento del Consigliere Loris D’Ambrosio, bisogna agire immediatamente. Lo strumento del decreto legge è più che legittimo di fronte ad una strage di legalità e a una situazione di prepotente urgenza, come ha affermato il Presidente Napolitano.
D’altronde la legge Giovanardi senza alcun fondamento giuridico e con un colpo di mano costituzionale fu approvata con un decreto legge e con un doppio voto di fiducia.
Quindi la strada è indicata per ridurre le pene per i fatti di lieve entità riguardo la detenzione di sostanze stupefacenti e impedire così l’ingresso in carcere di migliaia di consumatori, di tossicodipendenti, di piccoli spacciatori di canapa e di coltivatori di una piantina di marijuana.
Franco Corleone
Coordinatore nazionale dei Garanti dei detenuti