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La pena, il carcere e le città

Inarch Lazio
i lunedì dell’architettura

ore 20.00 | lunedì 14 maggio 2012
ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

La pena, il carcere e le città
Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie

LA VERTIGINOSA CRESCITA DELLE INCARCERAZIONI NELL’ULTIMO VENTENNIO HA FATTO ESPLODERE IL PROBLEMA DEL SOVRAFFOLLAMENTO PENITENZIARIO, E CON ESSO QUELLO DELLA QUALITÀ DELLA PENA NEL RISPETTO DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA DETENUTA. TRA TIMIDE RIFORME E OCCASIONALI PROVVEDIMENTI DEFLATTIVI, LA COSTRUZIONE DI NUOVE CARCERI E LA SATURAZIONE DI QUELLE ESISTENTI CONTINUANO A DOMINARE L’AGENDA POLITICA.

LA STRUTTURA ARCHITETTONICA, LA QUALITÀ EDILIZIA E LA COLLOCAZIONE URBANISTICA DEL PENITENZIARIO CORRISPONDONO ALLA SUA FUNZIONE E AL MODO DI INTERPRETARE LA PENA PRIVATIVA DELLA LIBERTÀ. CHI SI PROPONE DI RIFORMARE LA PENA NON PUÒ RINUNCIARE, QUINDI, A RIPENSARE LO SPAZIO PENITENZIARIO, ALMENO FINO A QUANDO IL CARCERE RESTERÀ DOMINANTE NELLE NOSTRE CULTURE E NELLE NOSTRE PRATICHE PUNITIVE.

Presentazione del libro
“Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie”
a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi. 2011 – EDIESSE – 13,00 Euro – ISBN 978-88-230-1601-9.

Carcere, città, cemento e bellezza.
Introduce
Franco Corleone
discutono
Luigi Pagano, Ruggiero Lenci, Angelo Sinesio

Il fine della pena.
Introduce
Stefano Anastasia
discutono
Edoardo Albinati e Luigi Manconi

Coordina
Luca Zevi