Tag: firenze
Regione Toscana – Consiglio Regionale
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Toscana
Festa della toscana 2014
DELITTI E PENA: 250 ANNI DOPO BECCARIA
Il fallimento del carcere
21-22 NOVEMBRE 2014
SANT’APOLLONIA – VIA SAN GALLO – FIRENZE
DELITTI E PENA: 250 ANNI DOPO BECCARIA
Il Convegno intende riflettere sul senso della pena, sulla funzione dell’istituzione carceraria e su nuove, possibili, prospettive sanzionatorie che riducano il ricorso alla carcerazione.
L’ambizione è quella di costruire una piattaforma capace di guardare lontano e di tracciare una riforma del sistema penale e penitenziario innovativa e credibile. L’attenuazione del sovraffollamento carcerario è certamente un primo, importante, passo, ma non risolve il problema generale ed il Convegno – a due secoli e mezzo dalla pubblicazione dell’opera Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria – vuol richiamare tutti alla responsabilità, in un momento in cui: tardano ad arrivare le nomine del Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del Garante nazionale; il percorso di superamento degli OPG in Italia appare ancora molto incerto; non è ancora stato introdotto il reato di tortura; molte persone si trovano ancora ristrette dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi da parte della Corte costituzionale.
Il Convegno è stato organizzato in collaborazione con:
– DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE
– FONDAZIONE GIOVANNI MICHELUCCI
L’iniziativa è realizzata nell’ambito della FESTA DELLA TOSCANA che celebra l’abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana (1786).
La partecipazione al Convegno darà titolo all’acquisizione dei CREDITI FORMATIVI in materia penale, riconosciuti dall’Ordine degli Avvocati di Firenze.
Info crediti: Segreteria del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Toscana.
21 NOVEMBRE 2014
ORE 09.30 PRIMA SESSIONE
SALUTI ISTITUZIONALI
Alberto Monaci Presidente del Consiglio regionale della Toscana
Enrico Rossi Presidente della Giunta regionale della Toscana
Sigfrido Fenyes Vicepresidente Ordine degli avvocati di Firenze
INTRODUZIONE
Franco Corleone Garante delle persone sottoposte a misure
restrittive della libertà personale della Toscana
RELAZIONE GENERALE
No Prison, senza se e senza ma
Massimo Pavarini Professore Ordinario di Diritto penale,
Università di Bologna
CARCERE DEI DIRITTI
INTRODUZIONE
Emilio Santoro Professore Ordinario di Filosofia del diritto,
Università di Firenze
INTERVENTI
Stefano Anastasia Ricercatore Filosofia e sociologia del Diritto,
Università di Perugia
Marcello Bortolato Magistrato di Sorveglianza di Padova
Alberto Di Martino Professore di Diritto penale, Scuola
Superiore Sant’Anna di Pisa
Antonietta Fiorillo Presidente Tribunale di Sorveglianza di Firenze
Glauco Giostra Professore Ordinario di Procedura penale,
Università La Sapienza, Roma
Eriberto Rosso Presidente della Camera Penale di Firenze
QUALE PENA
INTRODUZIONE
Luciano Eusebi Professore Ordinario di Diritto penale, Università
Cattolica di Milano
INTERVENTI
Silvia Cecchi Sostituto Procuratore presso la Procura di Pesaro
Gherardo Colombo ex-Magistrato
Michele Passione Avvocato
Carlo Renoldi Magistrato
ORE 13.30-14.30 BUFFET
ORE 14.30 SECONDA SESSIONE
IL CARCERE, LA DIGNITÀ E GLI SPAZI DELLA PENA
INTRODUZIONE
Mauro Palma Presidente del Consiglio europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale
INTERVENTI
Carmelo Cantone Provveditore Regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Toscana
Carla Ciavarella Direttore della CC di Nuoro e della CR di Tempio Pausania
Patrizio Gonnella Presidente della Associazione Antigone
Francesco Maisto Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna
Alberto Magnaghi Architetto urbanista, Professore Emerito, Università di Firenze
Corrado Marcetti Direttore della Fondazione Michelucci
Leonardo Scarcella Architetto, Responsabile tecnico del Ministero della Giustizia
Mario Spada Architetto urbanista, coordinatore della Biennale dello spazio pubblico
Maria Stagnitta Presidente di Forum Droghe
Luca Zevi Architetto
Grazia Zuffa Psicologa, componente del Comitato Nazionale di Bioetica
ORE 17.30 SPAZIO DIBATTITO E DISCUSSIONE
22 NOVEMBRE 2014
ORE 09.30 INIZIO LAVORI
INTRODUZIONE
Livio Ferrari Giornalista, scrittore e cantautore, promotore del
Manifesto No Prison
ATTUALITÀ E PROSPETTIVE DELL’ABOLIZIONISMO
SESSIONE INTERNAZIONALE
INTRODUZIONE
Giuseppe Mosconi Professore Ordinario di Sociologia del diritto, Università di Padova
INTERVENTI
Erich Schops Anvp di Parigi
Sebastian Scheerer Professore Emerito di Criminologia, Università di Amburgo
David Scott Senior lecturer in Criminology, Liverpool John Moores University
ORE 11.30 VERSO GLI STATI GENERALI DEL CARCERE
SINTESI DELLE SESSIONI DI LAVORO PRECEDENTI
ORE 12.00 TAVOLA ROTONDA
L’UTOPIA CONCRETA
MODERA
Laura Zanacchi Redattrice di “Fahrenheit” e curatrice di “Dei delitti e delle pene. 250 anni dopo Beccaria”, Rai Radio 3
PARTECIPANO
Guido Calvi Avvocato
Francesco Cascini Magistrato, Vice capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Donatella Ferranti Presidente Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Pier Giorgio Morosini Componente del CSM
Andrea Pugiotto Professore Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
ORE 13.30 CONCLUSIONI
ORE 14.00 FINE LAVORI E BUFFET
É STATO INVITATO IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ANDREA ORLANDO
DAL MANIFESTO “NO PRISON”
[…] Con l’avvento dell’era moderna, la società occidentale ha ritenuto che la pena privativa della libertà – cioè il carcere – avesse sia la virtù di minimizzare la sofferenza della reazione penale, sia la capacità di intimidire i potenziali violatori dal delinquere, nonché di educare i condannati a non recidivare.
[…] I dati di questo fallimento sono davanti agli occhi di tutti coloro che intendono il vero senza pregiudizi ideologici: il carcere non solo tradisce la sua mission preventiva, cioè non produce sicurezza dei cittadini nei confronti della criminalità, ma nel suo operare viola sistematicamente i diritti fondamentali.[…]
La prigione, sempre ed ovunque, viola i diritti fondamentali e compromette gravemente la dignità umana dei condannati. Certo: non tutte le carceri sono uguali sotto il profilo del rispetto dei diritti dei detenuti. […] Ma non esiste esempio storico di un carcere capace di limitare la sofferenza del condannato a quella sola che consegue alla privazione della libertà personale.[…]
Il riformismo penitenziario può oggi giustificarsi solo in una strategia di riduzione del danno. Si può, se lo si vuole, limitare quantitativamente le pene detentive; si può, se lo si vuole, contenere la sofferenza del carcere. […] Ma così operando non si converte il fallimento carcerario in successo. Anche il carcere migliore è nella sostanza inaccettabile. […]
Liberarsi dalla necessità del carcere perché pena inutile e crudele non comporta affatto rinunciare a tutelare il bene pubblico della sicurezza dalla criminalità. Anzi: per il solo fatto di rinunciare al carcere si produce più sicurezza dal pericolo criminale, stante che il carcere è fattore criminogeno esso stesso. Una società senza prigioni è più sicura, come più sicura è una società senza pena di morte. […]
La risposta al delitto non può che essere un intervento volto ad educare ad una libertà consapevole attraverso la pratica della libertà. Questa deve essere la regola. […] Nei limitati casi in cui questo non sia immediatamente possibile, solo eccezionalmente, si possono prevedere risposte di tipo custodiale nei confronti della criminalità più pericolosa, ma in quanto extrema ratio a precise condizioni. […]
Per superare la cultura della pena e del carcere e riportare le persone che hanno violato la legge alla legalità ed al rispetto delle regole è assolutamente necessario che anche le regole siano rispettose delle persone! Dalle persone non possiamo pretendere cose anche giuste ma in modo ingiusto!
Per informazioni:
UFFICIO DEL GARANTE DELLE PERSONE SOTTOPOSTE A MISURE RESTRITTIVE
DELLA LIBERTÀ PERSONALE DELLA TOSCANA
Via de’ Pucci, n°4 – 50122 Firenze
Segreteria organizzativa:
EMANUELAMASOLINi – telefono: 055.2387806
email: e.masolini@consiglio.regione.toscana.it
KATIA PONETI – telefono: 055.2387814
email: k.poneti@consiglio.regione.toscana.it
FABIO PRATESi – telefono: 055.2387802
email: f.pratesi@consiglio.regione.toscana.it
Volti e maschere della pena a Firenze
Ibs Bookshop Firenze
via de’ Cerretani 16/R
Lunedì 3 febbraio 2014 ore 18.00
Presentazione del libro
Volti e maschere della pena di Franco Corleone e Andrea Pugiotto
Edizioni Ediesse
Insieme agli autori saranno presenti l’Avv. Lorenzo Zilletti, coordinatore Scuola Formazione Camera Penale, l’Avv. Michele Passione, componente Osservatorio Carcere Unione Camere Penali Italiane (UCPI) e Franco Corleone Garante regionale per le persone.
Il carcere a giudizio
Il carcere a giudizio
La condizione detentiva in Italia e la condanna della Corte Europea
SEMINARIO promosso da
Consiglio Regionale della Toscana
Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive
della libertà personale della Toscana
Fondazione Giovanni Michelucci
20 dicembre 2013, ore 9.30-14.00
Firenze, via Cavour 18, Sala delle Feste in Palazzo Bastogi
ore 9.30 – Apertura dei lavori
Alberto Monaci
Presidente del Consiglio Regionale della Toscana
Luigi Marroni
Assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana
Presentazione del libro “Il carcere al tempo della crisi”
Alessio Scandurra
Fondazione Giovanni Michelucci
ore 10.30 – Relazioni
La lotta contro il tempo. La Toscana lancia la sfida della riforma?
Franco Corleone
Garante regionale dei diritti delle persone detenute della Toscana
Un percorso di uscita dalla crisi
Mauro Palma
Presidente Commissione ministeriale per le questioni penitenziarie
La salute dentro le carceri
Grazia Zuffa
Comitato nazionale di Bioetica
La visione costituzionale della pena
Andrea Pugiotto
Docente di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara
Ore 11.45 – Pausa aperitivo
Ore 12.00 – Interventi
Antonietta Fiorillo
Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze
Michele Passione
Osservatorio carcere dell’Unione camere penali italiane
Adriana Tocco
Garante regionale dei diritti delle persone detenute della Campania
Carmelo Cantone
Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria
Armando Zappolini
Presidente nazionale CNCA
Dibattito
Conclusioni
Alessandro Margara
Segreteria Garante Regionale dei diritti delle persone detenute tel. 055 2387802/ 055 2387806
garante.dirittidetenuti@consiglio.regione.toscana.it / i.baldacci@consiglio.regione.toscana.it
Fondazione Michelucci tel. 055 597149 segreteria@michelucci.it
Il carcere al tempo della crisi
Il carcere al tempo della crisi
Seminario internazionale nell’ambito della edizione 2012 della Festa della Toscana, nata per ricordare
l’abolizione della pena di morte e della tortura nel Granducato di Toscana il 30 novembre del 1786
Auditorium Sant’Apollonia
Via San Gallo 25 – Firenze
Giovedì 6 dicembre 2012 – ore 9
Nei confronti della condizione detentiva la Toscana ha una lunga storia di impegno istituzionale e civile tale da caratterizzarla come un riferimento di valori e di garanzie di rispetto e difesa dei diritti delle persone private della libertà personale.
Con questa profonda radice il seminario “Il carcere al tempo della crisi” costituisce un’occasione di riflessione e discussione sulla realtà delle carceri e della condizione detentiva.
Oggi, ancora una volta, la realtà italiana presenta uno stato miserevole delle sue prigioni e ad uno sguardo internazionale si riscontrano arretramenti e involuzioni in tanti paesi. Il carcere al tempo della crisi è un contenitore sovraffollato da una moltitudine da sistemare in sempre minor spazio con attrezzature e servizi sempre più insufficienti e scadenti. Il carcere al tempo della crisi accentua le caratteristiche di contenitore
etnico e contenitore di povertà, sempre più marginalizzato in una società anch’essa impoverita di risorse materiali e immateriali.
L’orizzonte di un continuo aumento della popolazione carceraria a cui far fronte con programmi di costruzione di nuove carceri è il segno del passaggio in corso dallo stato sociale allo stato penale ed anche il tragico paradosso di una società in cui carcere chiama altro carcere.
L’obiettivo del seminario è quello di un’apertura di confronto sui percorsi di decrescita carceraria come fuoriuscita da una gabbia ideologica fossile che impone il carcere come forma di contenimento, deterrenza e disciplinamento sociale.
Ore 9.00 Prima sessione
Apertura del Convegno
Alberto Monaci
Presidente del Consiglio regionale della Toscana
Interrogativi
Alessandro Margara
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Toscana
La tutela dei diritti fondamentali in carcere
Mauro Palma
Membro del Consiglio europeo per la cooperazione penalistica
I sistemi penitenziari nelle politiche penali neoliberiste
Jonathan Simon
Professore di Diritto alla Berkeley School of Law
Strategie per fermare la crescita della popolazione detenuta nel Regno Unito
Richard Garside
Direttore del Centre for Crime and Justice Studies
Sistemi penali e diritti dei detenuti in Spagna
Iñaki Rivera Beiras
Universita’ di Barcellona, Direttore dell’Osservatorio del Sistema Penale e dei Diritti Umani
La riparazione dopo le atrocità. E’ possibile?
Nils Christie
Membro dell’Accademia norvegese delle Scienze e delle Lettere
Le tendenze attuali dell’architettura del carcere
Marella Santangelo
Docente di Progettazione Architettonica all’Università degli Studi di Napoli Federico II
Coordina gli interventi e chiude la sessione
Massimo Pavarini
Docente di Diritto Penale, Università degli Studi di Bologna
Ore 13.30 Buffet
Ore 14.30 Seconda sessione
Saluti dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana
Carmelo Cantone
Provveditore regionale Amministrazione Penitenziaria
Liberare il tempo murato: la progettazione con il territorio
Salvatore Allocca
Assessore al Welfare della Regione Toscana
Lo stato delle carceri in Italia
Luigi Pagano
Vice Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
L’andamento delle misure alternative in Italia
Francesco Maisto
Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna
Antonietta Fiorillo
Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze
L’altro diritto: una teoria e una pratica
Emilio Santoro
Docente di Teoria e Storia del Diritto – Università degli Studi di
Firenze
I modelli fossili del moderno carcerario
Adriano Sofri
Giornalista
Coordina gli interventi e chiude la sessione
Franco Corleone
Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze
La partecipazione al convegno darà titolo all’acquisizione dei crediti formativi riconosciuti
dall’Ordine degli Avvocati di Firenze
Info crediti presso Segreteria Garante dei detenuti della Regione Toscana
Segreteria Garante tel. 055 2387802/ 055 2387806 – i.baldacci@consiglio.regione.toscana.it
Fondazione Michelucci tel. 055 597149 – segretria@michelucci.it
La Tortura Nelle Carceri Italiane
Con il patrocinio del CESVOT
Regione Toscana – Gruppo consiliare Federazione della sinistra-Verdi
In collaborazione con
L’altro Diritto Onlus – Centro Sociale Evangelico Onlus – Fondazione Giovanni Michelucci – Associazione Volontariato Penitenziario onlus – FICS Federazione Internazionale Città Sociale
Organizza l’Incontro
La Tortura Nelle Carceri Italiane
Quarta edizione dedicata a Bruno Borghi
25 OTTOBRE 2012
REGIONE TOSCANA—SALA DEGLI AFFRESCHI – VIA CAVOUR 4 —FIRENZE
PROGRAMMA
Moderatori
don Andrea Bigalli e Franco Corleone
Ore 9:30
Accoglienza e iscrizione partecipanti
Ore 10:00
Presentazione e Introduzione ai Lavori Monica Sgherri (Gruppo consiliare Federazione della Sinistra — Verdi)
Beppe Battaglia (Ass. Liberarsi)
Andrea Bigalli (Referente Libera Toscana)
Ore 10:30
La riforma tradita
Alessandro Margara (Garante dei diritti delle persone private della libertà personale – Regione Toscana)
Ore 11:00
Caratteri e criticità della libertà in Europa Mauro Palma (Vicepresidente del Consiglio Europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale)
Ore 11:30
Che fare per contrastare la tortura nelle carceri?
Interventi di
Luigi Pagano (Vicepresidente Dipartimento Amministrazione Penitenziaria)
Franco Maisto (Presidente Tribunale Sorveglianza – Bologna)
Giuseppe Mosconi (Docente Sociologia del Diritto – Università Padova)
Salvatore Esposito (Presidente Conferenza Regionale Volontariato Giustizia – Campania)
Emilio Santoro (Presidente Associazione L’Altro Diritto – Firenze)
Michele Passione (Camera Penale – Firenze)
Margherita Michelini (Direttrice Casa Circondariale “Mario Gozzini” – Firenze)
Franco Corleone (Garante dei diritti delle persone private della libertà personale – Comune di Firenze)
*Piero Sansonetti (Direttore del settimanale “Altri”)
Ore 13.30 Pausa Pranzo
Ore 14:30 Le tante facce della tortura
Liberarsi dall’ergastolo
Nicola Valentino (Coop. Sensibili alle Foglie)
Il sovraffollamento e l’invivibilità
Patrizio Gonnella (Presidente Associazione Antigone)
L’affettività negata
Antonietta Fiorillo (Presidente Tribunale di Sorveglianza Firenze)
41 bis: il carcere di cui non si parla
Giuliano Capecchi (Associazione Liberarsi)
La memoria di Pianosa venti anni fa
Testimonianze di
Rosario Indelicato e Benedetto Labita
La violenza nell’internamento psichiatrico
Dario Stefano Dell’Aquila (ricercatore e autore del libro”Se non t’importa il colore degli occhi” inchiesta sugli OPG)
Ore 16:40
Dibattito
Ore 18:00
Chiusura dei lavori
Il garante dei detenuti Franco Corleone rivela: Zonno disse che non era mio diritto. Il segretario dei funzionari di polizia: presa una strada sbagliata, fare passo indietro
MAURIZIO BOLOGNI per La Repubblica, edizione Firenze, del 26 febbraio 2012
Corleone, garante dei detenuti del Comune di Firenze, mantiene aplomb e toni misurati che lo contraddistinguono, ma le sue parole pacate sono comunque stilettate. Soprattutto verso il questore Francesco Zonno, che si sarebbe mostrato alquanto fiscale quando, a fine gennaio, dopo il suicidio di un detenuto nelle camere di sicurezza della questura, Corleone e un altro monumento vivente della cultura penitenziaria in Italia, Alessandro Margara, oggi garante per i detenuti della Regione Toscana, si presentarono per ispezionare quelle celle la cui vista aveva appena fatto rabbrividere il pubblico ministero Valentina Manuali durante il sopralluogo imposto dall´inchiesta aperta.
«Con garbo – dice Corleone – il questore ci disse che non avremmo potuto controllare le celle perché erano sotto sequestro della magistratura e che comunque non sarebbe stato nel nostro diritto visitarle. Giudizio inoppugnabile in punto di diritto, ma a nulla valse far notare che di lì a pochi giorni il Parlamento avrebbe approvato un emendamento che avrebbe concesso questo diritto ai garanti dei detenuti. Adesso l´emendamento è stato approvato e noi lunedì andremo subito a ispezionare le camere di sicurezza della questura» dice Corleone al telefono da Siracusa dove si trova per un convegno. Il garante è assai poco incline alle polemiche ma si mostra deciso ad affrontare e risolvere i problemi. Che ci sono.
«Chiederò subito una riunione urgente con autorità giudiziaria e penitenziaria, questura e carabinieri per affrontare alcuni problemi che, paradossalmente, rischiano di far diventare la detenzione in camera di sicurezza peggiore della reclusione in carcere che invece le misure del ministro Severino vorrebbero alleggerire» dice Corleone. «In primo luogo, non mi sembra che affidare il controllo di un arrestato alla stessa forza di polizia che ha eseguito il fermo risponda a criteri di garanzia e sicurezza per la persona. E poi bisogna affrontare un problema: quando un detenuto entra in carcere è sottoposto ad una visita medica che ne controlla l´integrità fisica ed accerta se la persona è stata percossa. Questo non avviene quando si finisce in camera di sicurezza di polizia e carabinieri. Sono questioni – aggiunge Corleone – che dovevano essere risolte prima dell´entrata in vigore del decreto. Lo avevamo chiesto al questore, e Margara ne ha parlato anche con il procuratore generale Deidda, affinché queste modalità fossero messe a regime prima dell´attivazione del servizio della detenzione in camera di sicurezza. Adesso bisogna provvedere. Così come è il caso di valutare se c´è la possibilità di organizzare luoghi di detenzione temporanea diversi dalle camere di sicurezza, non fetenti, magari vicino al tribunale dove il detenuto deve passare per la convalida, affidati ad assistenti sociali e vigilati da un corpo interforze costituito ad hoc. Occorre – conclude il garante dei detenuti – una pausa di riflessione su come applicare la nuova legge per evitare che si ripetano situazioni così terribili».
Sulla tragedia di ieri intervengono anche il senatore radicale Marco Perduca e Maurizio Buzzegoli, segretario dell´associazione Andrea Tamburi. «E´ il secondo caso di morte da chiarire che avviene all´interno della camera di sicurezza della questura di Firenze» scrivono. «L´inidoneità della struttura a trattenere i custoditi e la conseguente difficoltà da parte degli agenti ad assicurare l´integrità fisica di questi ultimi devono essere valutati quanto prima» aggiungono Perduca e Buzzegoli, augurandosi che il questore di Firenze «possa quanto prima far chiarezza su quest´ultima morte, rispettando la concezione che la giustizia deve farsi carico, oltre che della vittima, anche dell´autore del reato». Il segretario regionale toscano dell´Associazione nazionale funzionari di polizia, Antonio Fusco, si interroga polemicamente: «Quante altre tragedie si devono verificare per comprendere di aver imboccato una strada sbagliata e fare un passo indietro? Molte questure della Toscana, come quella di Pistoia per esempio, non hanno nemmeno una camera di sicurezza agibile e gli arrestati devono essere guardati a vista, a volte per giorni, dagli stessi agenti che li hanno fermati, con il perdurare di una situazione di conflitto e di stress inevitabile conseguenza di un arresto». Da qui la richiesta di «un immediato intervento correttivo del governo» da parte dell´associazione che esprime cordoglio ai familiari del giovane e «solidarietà e vicinanza al questore ed ai colleghi della questura di Firenze per le difficoltà nelle quali sono costretti ad operare».
Ho avuto conferma che il piano di ristrutturazione delle linee degli autobus riguarda anche la linea 27, che raggiungeva il carcere di Sollicciano. La soppressione della fermata per il carcere è assolutamente inaccettabile in quanto colpisce le famiglie dei detenuti che si recano in Istituto per i colloqui e che in molti casi vengono da altre città o addirittura da regioni lontane e che non possono permettersi mezzi più costosi. Il taglio colpisce anche gli operatori che lavorano in carcere, soprattutto la Polizia Penitenziaria.
Il mondo di Sollicciano comprende mille detenuti e un numero equivalente tra personale e volontari.
Mi auguro che la Provincia di Firenze e il Comune di Scandicci intervengano per ripensare una scelta che danneggia persone già svantaggiate e soprattutto che dà un segnale di abbandono e trascuratezza verso il carcere.
Camera Penale di Firenze
SCUOLA PER LA FORMAZIONE DEGLI AVVOCATI PENALISTI
(L) A VITA IN CARCERE; PENA PERPETUA E COSTITUZIONE
Incontro-dibattito sul carcere in occasione della presentazione del volume
Contro l’ergastolo
IL CARCERE A VITA, LA RIEDUCAZIONE E LA DIGNITA’ DELLA PERSONA
ne discutono
Dott. Alessandro Margara
Presidente Fondazione Michelucci e Autore del libro
Prof. Ferrando Mantovani
Professore Emerito di Diritto Penale
Avv. Gian Domenico Caiazza
Presidente Camera Penale di Roma
Introduzione
Avv. Lorenzo Zilletti
Responsabile Scuola Formazione avvocati penalisti
Moderatore
Avv. Michele Passione
Componente Direttivo Camera Penale Firenze
30 giugno 2010 ore 17
Sala Luca Giordano – Provincia di Firenze
Via Cavour, 1 – Firenze
agli Avvocati che parteciperanno saranno attribuiti crediti formativi
Le carceri oggi
FONDAZIONE ERNESTO BALDUCCI
In collaborazione con
Comune di Firenze, Comune di Fiesole, Associazione Giuristi Democratici
CONVEGNO
Per il ciclo “I volti dell’Altro nei luoghi dell’emarginazione”
LE CARCERI OGGI
BADIA FIESOLANA – SALA DEGLI AFFRESCHI
14 MAGGIO 2010 – ore 10.30
SALUTI
Andrea Cecconi, Direttore Fondazione Balducci
Fabio Incatasciato, Sindaco di Fiesole
Stefania Saccardi, Assessore alle Politiche Socio sanitarie del Comune di Firenze
I SESSIONE – ore 11.00
La situazione delle carceri oggi in Italia
Presiede
Annibale Divizia, Presidente Fondazione Balducci
L’attuale situazione carceraria
Marta Costantino, Dirigente Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Carcere e immigrazione
Franco Corleone, Garante per i diritti dei detenuti
Essere donna oggi in carcere
Daniela De Robert, Giornalista e Saggista
Pranzo – ore 13,30
II SESSIONE – ore 15.00.
Funzione della pena e diritti dei detenuti
Presiede
Luca Biagi Mozzoni, Fondazione Ernesto Balducci
La funzione rieducativa del carcere: la legge Gozzini
Alessandro Margara, già Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Misure alternativa alla detenzione
Raffaele Miraglia, Associazione Giuristi Democratici
Il problema della sicurezza
Pier Luigi Vigna,Magistrato, già Procuratore nazionale antimafia
III SESSIONE – ore 17.00
Per una riforma della Giustizia
Presiede
Paolo Solimeno, Associazione Giuristi Democratici
La legge e’ uguale per tutti?
Domenico Gallo, Magistrato
Giustizia e Costituzione (oppure Quale riforma della Giustizia?)
Margherita Cassano,Giudice di Cassazione
Carcere e civiltà
Pierluigi Onorato, Giudice di Cassazione
DIBATTITO
BUFFET ore 19.30
Chiesa della Badia Fiesolana – ore 21.15
Rappresentazione teatrale
VITA PRIGIONIERA
Libera interpretazione di Beatrice Schiros
tratta dal libro di Daniela De Robert
Sembrano proprio come noi
Introduce
Paolo Becattini, Assessore alla Cultura del Comune di Fiesole
Con il Patrocinio di
Regione Toscana
Provincia di Firenze
Comune di Firenze
Aderiscono
Comune di Fiesole
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Associazione Pantagruel
Fondazione Giovanni Michelucci
Istituto Universitario Europeo
Progetto Donna
* L’ingresso al Convegno è gratuito; il Pranzo ed il Buffet sono offerti dalla Fondazione Ernesto Balducci