Gabbie disumane

prima-pagina1508.giornaleFondo uscito su terra del 15 agosto 2009.

In questo agosto la politica ufficiale, o meglio politicante, discute molto, troppo, della proposta della Lega di reintrodurre le gabbie salariali. Troppo poco si affronta invece la presenza mortificante delle gabbie umane, della galera insomma.

Un silenzio pesante dei mass media di fronte a un record di presenze di detenuti nella storia della nostra repubblica che meriterebbe uno straccio di analisi.

E’ aumentata la criminalità in Italia? O semplicemente assistiamo alla criminalizzazione di comportamenti e stili di vita che richiederebbero interventi educativi  piuttosto che il ricorso alla repressione punitiva?

Per fortuna, grazie all’iniziativa dei radicali nei giorni di ferragosto quasi tutte le carceri saranno visitate da parlamentari, consiglieri regionali, garanti dei detenuti.

Ognuno dei duecento istituti oggetto della più imponente ispezione condotta contemporaneamente sul territorio nazionale,  mostrerà la stessa vergogna.

Corpi ammassati in celle inadeguate, materassi lerci per terra; tossicodipendenti, immigrati e poveri ridotti a carne da macello senza vedere garantito nè il diritto alla salute nè quello alla difesa.

Molti esponenti delle istituzioni vedranno per la prima volta il prodotto finale di una giustizia di classe, generazionale, sociale, etnica.

Il sovraffollamento non è come la grandine un fatto naturale e magari imprevedibile. E’ il risultato di scelte precise anche se inconsapevoli. La penalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti illegali è all’origine di questa orgia penitenziaria.

Nel 2007 in Italia hanno fatto ingresso in carcere dalla libertà 90.441 soggetti. Di questi 28.090 per violazione della legge sulla droga. Le presenze in carcere per la violazione della legge Fini-Giovanardi rappresentavano al 31 dicembre 2007 circa il 40%.

Queste cifre risultano aggravate dai dati dell’ultima Relazione al Parlamento dello zar antidroga Carlo Giovanardi che ha segnalato una ulteriore crescita dei tossicodipendenti che entrano in carcere, dal 27% al 33%, cioè il 6% in più rispetto al 2007!

Quanto dovremo aspettare perchè il Presidente Fini si accorga che la legge da lui fortemente voluta è l’emblema di quello stato etico finalmente messo in discussione?

Per un puro miracolo finora le prigioni non sono esplose anche se morti, suicidi, atti di autolesionismo costituiscono il bollettino quotidiano di una guerra non dichiarata e su cui pesa l’embargo dell’informazione.

Occorrerà una campagna d’autunno per cambiare le leggi criminogene e subito liberare dalle catene i tossicodipendenti.

Franco Corleone

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I miei articoli Le carceri

Ferragosto in carcere

carcere2Domani pomeriggio, 14 agosto, sarò al carcere di Tolmezzo insieme a Elisabetta Zamparutti, deputata radicale, per l’iniziativa promossa dagli stessi radicali di visita alle carceri a Ferragosto. E’ un’iniziativa che coinvolge decine di deputati, senatori, consiglieri regionali e garanti dei detenuti in tutta Italia dal 14 al 16 agosto.

Ecco l’elenco delle adesioni e l’agenda delle visite ai carceri italiani.

Deputati, senatori e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici assieme ai garanti per i diritti delle persone private della libertà si uniscono alla “comunità penitenziaria” per una ricognizione approfondita della difficilissima situazione delle carceri italiane;per conoscere meglio e direttamente come vivono la realtà quotidiana direttori, agenti, medici, psicologi, educatori e detenuti
per essere così capaci di interpretare i bisogni e di proporre le soluzioni legislative e organizzative adeguate, sia immediate che a medio e lungo termine;

ciò affinché gli istituti penitenziari possano essere non solo luogo di espiazione della pena ma realizzare a pieno i valori sanciti dall’art. 27 della Costituzione Italiana secondo il quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato;

mentre, per quel che riguarda tutti i lavoratori che prestano la loro attività ad ogni livello negli istituti carcerari, devono essere garantite condizioni di lavoro moralmente, socialmente ed economicamente adeguate ai profili professionali ricoperti, che diano il giusto riconoscimento ai compiti di esemplare responsabilità espletati e che consentano di dare completa attuazione ai risultati delle rivendicazioni e delle conquiste, purtroppo oggi ancora in larga parte disattese.

Non è un caso che lo stesso Ministro della Giustizia on. Angelino Alfano ha definito la situazione delle carceri italiane “fuori della Costituzione”.

Per far ciò, Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 Agosto deputati, senatori e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici assieme ai garanti per i diritti delle persone private della libertà visiteranno tutti i 205 Istituti Penitenziari italiani