La caduta del Governo Berlusconi segni una svolta anche nel campo delle politiche sulle droghe. Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) e Forum Droghe hanno lanciato oggi un appello intitolato “Giovanardi addio! (e anche Serpelloni)”. Il primo, in qualità di sottosegretario con la delega sulla droga e il secondo come direttore del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga hanno gestito “un’esperienza catastrofica”: “La legge che porta il nome di Carlo Giovanardi”, si legge nell’appello, “ha riempito le carceri di consumatori e di tossicodipendenti. Non solo: la retorica proibizionista ha finanziato campagne di pseudo informazione terroristiche e antiscientifiche e ha cancellato la scelta della politica di riduzione del danno con una rottura del rapporto con le Regioni e il mondo delle Comunità e delle associazioni di impegno civile e sociale e del Volontariato.”
CNCA e Forum Droghe rimarcano anche il ruolo negativo che il nostro Governo ha svolto a livello internazionale. “L’Italia ha contrastato addirittura la Strategia sulle droghe dell’Unione Europea 2005-2012 portando avanti un’assurda battaglia di retroguardia contro la riduzione del danno, addirittura pretendendo di dettare agli altri paesi europei l’elenco degli interventi ‘accettabili’ e quelli ‘inaccettabili’. Un’imposizione ovviamente respinta dagli altri paesi europei. Ancora di recente, al meeting di Alto livello dell’Onu sull’Aids, la delegazione italiana ha cercato di nuovo di far cancellare il termine ‘riduzione del danno’. Anche questa battaglia è stata perduta con la conseguenza però di aumentare il discredito dell’Italia in sede internazionale, mettendo il nostro paese in una condizione di isolamento provinciale.”
Per queste ragioni i promotori dell’appello chiedono che, in caso di formazione di un governo “tecnico”, si proceda allo “smantellamento di una struttura di potere, di interessi particolari, che ha fatto della faziosità la propria regola.”