La giustizia e il senso di umanità

Ecco la scheda di presentazione del libro che raccoglie gli scritti di Alessandro Margara su carcere, opg, droghe e magistratura di sorveglianza. Editore Fondazione Michelucci Press, a cura di Franco Corleone. Puoi ricevere il libro in regalo iscrivendoti a la Società della Ragione.

cop-margaraALESSANDRO MARGARA
LA GIUSTIZIA E IL SENSO DI UMANITÁ
Antologia di scritti su carcere, opg, droghe e magistratura di sorveglianza
a cura di
Franco Corleone

Presentazione

Alessandro Margara ha ricoperto molti ruoli e in tutti ha segnato la sua presenza e il suo passaggio con un’impronta straordinaria. La ricchezza del pensiero espresso in tanti saggi, articoli, documenti, proposte di legge, è davvero impressionante. Le sezioni in cui si articola questa raccolta dei suoi scritti riguardano grandi capitoli della questione della giustizia, a cominciare dalla funzione della Magistratura di sorveglianza; per continuare con il capitolo sul carcere e sulla pena, quello sulle questioni di legittimità costituzionale dell’ergastolo e delle leggi speciali; proseguendo con il tema del superamento dell’Ospedale psichiatrico giudiziario e della tragedia della legislazione sulle droghe e della presenza dei tossicodipendenti nell’istituzione penitenziaria. Il volume, infine, si chiude con un vero fuoco d’artificio: la rassegna di interventi da polemista su tanti punti delicati e stimolanti, in cui l’ironia si accompagna all’indignazione.
Voluto intensamente dai tanti amici che hanno avuto con lui una relazione umana, professionale e politica, questo libro non è quindi solo un omaggio, quantunque doveroso; rappresenta il suo contributo di saggezza, studio ed esperienza alla larga discussione in corso su questi temi e uno strumento indispensabile per le scelte che Governo e Parlamento dovranno assumere.

Biografia

Alessandro Margara nasce a Massa il 23/6/1930 e, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, avvia la sua carriera da magistrato nel 1958. Nel corso degli anni ha prestato servizio presso diversi istituti di giustizia tra cui il Tribunale di Ravenna, il Tribunale di Firenze e il Tribunale di sorveglianza di Firenze di cui era Presidente.
Nel settembre 1997 è nominato Direttore generale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per poi tornare nel 1999 all’Ufficio di sorveglianza di Firenze quale Magistrato di sorveglianza fino al 2002.
Al termine della sua carriera di Magistrato, dal 2002 al 2011 è stato Presidente della Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole, dopo esserne stato componente del Comitato scientifico sin dalla sua costituzione.
Nel 2011 è nominato Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Toscana, carica dalla quale si è dimesso nel 2013.