CAMBIARE IL DECRETO PER LA LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”
APPELLO
Oggi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legge, con la firma del Presidente Napolitano. E’ stato assegnato al Senato e inizia quindi il conto alla rovescia per la conversione. Se vogliamo accompagnare i 60 giorni previsti, e sostenere gli emendamenti migliorativi che saranno presentati e contrastare quelli dei forcaioli, occorrono nuove e numerose adesioni alla catena del digiuno. Le adesioni per un giorno due giorni o tre giorni devono pervenire nelle prossime ore in modo da definire un calendario almeno per i prossimi trenta giorni.
Franco Corleone, ha dichiarato: “Segnalo a tutti il contenuto del quarto Libro Bianco (il documento è scaricabile dal sito: www.fuoriluogo.it) sugli effetti della Fini Giovanardi che è stato presentato il 25 giugno alla Camera dei Deputati. I dati sono accecanti e spiegano la vera ragione del sovraffollamento delle carceri. Per questo è grave che la ministra Cancellieri non abbia ritenuto di inserire nel decreto legge, modifiche minime ma essenziali a quella legge criminogena, per impedire l’ingresso in carcere per fatti di lieve entità e per far uscire migliaia di tossicodipendenti dal carcere. Ancora più grave è il fatto che il Presidente del Consiglio Letta, non abbia ancora attribuito la delega per la politica delle droghe e che quindi il Dipartimento Politiche Antidroga, sia senza guida e completamente autoreferenziale”.
Oggi digiuna Hassan Bassi, cooperatore sociale
I detenuti e le detenute di Sollicciano hanno proclamato “lo sciopero del carrello”, cioè del vitto passato dall’Amministrazione Penitenziaria, come sostegno al digiuno a staffetta per la legalità nelle carceri e per superare il sovraffollamento. E’ un segno di presa di coscienza e di rivendicazione di piena cittadinanza e soggettività da parte della popolazione detenuta, che va ricordato, ha aderito a Firenze alla raccolta di firme per le tre proposte di legge di iniziativa popolare, raccolta che ha ottenuto l’adesione anche da parte di ristretti in altri istituti.
Inoltre dalla prima settimana di luglio, sempre i detenuti di Sollicciano sosterranno “lo sciopero del sopravvitto”, in segno di protesta contro i prezzi praticati sui prodotti in vendita all’interno dell’istituto, maggiorati rispetto ai prezzi praticati nei supermercati esterni”.
La questione che viene posta è annosa e preannuncia un estate calda. E’ troppo grave e insostenibile il ritardo da parte dell’Amministrazione Penitenziaria della predisposizione di una seconda cucina e dei lavori di ristrutturazione al femminile.