Il garante dei detenuti sul ministro Severino al Quirinale: “Un’assurdità”
“Non dimentichiamo che è la fautrice del ricorso contro la condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per le condizioni carcerarie”
da gonews.it
“Che si parli dell’avvocato Severino come Presidente della Repubblica mi pare che non stia né in cielo né in terra”. Lo ha detto a Radio Radicale il coordinatore dei garanti dei detenuti, Franco Corleone, che è anche garante per il comune di Firenze. Corleone stava parlando del “ricorso contro la condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per le condizioni carcerarie in Italia”.
Con quell’atto, secondo Corleone, “la ministra Severino ha messo sotto i piedi le indicazioni suggerite dal Presidente Napolitano, dai garanti dei detenuti, dalle associazioni e anche le proposte del Csm e della commissione guidata dal professor Giostra”. Corleone ricorda anche quello che il ministro “sostenne al Senato nella replica sulla legge anticorruzione, quando fece l’elogio non solo del codice Rocco, ma del giurista Alfredo Rocco” che “era un leader politico del movimento nazionalista e poi del fascismo”. Riguardo al ricorso, “la motivazione data dal governo e dall’amministrazione penitenziaria – aggiunge Corleone – è che il ricorso fa guadagnare tempo, con l’ambizione probabilmente di portare avanti qualche progetto edilizio per dire che il sovraffollamento non è poi così intollerabile. Oggi alla fine della vita di questo governo c’é questo atto che dimostra l’impotenza politica ma anche il disprezzo del diritto”.