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I volti dell’alienazione a Torino

Inaugurazione della mostra
I VOLTI DELL’ALIENAZIONE
Disegni di Roberto Sambonet
A cura di Franco Corleone e Ivan Novelli
In concomitanza con la mostra vengono esposte le fotografie del reportage
“Nocchier che non seconda il vento”
realizzate da Max Ferrero alla vigilia della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari

Mercoledì 6 dicembre 2017, ore 11.00
Sala Classica
Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
Piazza Carlo Alberto, 3 – Torino

Le mostre saranno visitabili
dal 6 dicembre 2017 all’8 gennaio 2018
dal lunedì al venerdì 10.00 – 18.00 ;
sabato 10.00 – 13.00
Dal 22/12 al 5/1 apertura 10.00 – 13.00
chiusura nei giorni festivi
INFO: 011 8101113 / 8101161

Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
via Alfieri, 15 – 10121 Torino
garante.detenuti@cr.piemonte.it

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Cannabis terapeutica, ultimo atto al Senato

cannabis terapeutica ultimo attoLa Camera ha recentemente approvato una, pur timida, messa a regime della regolamentazione nazionale sulla cannabis terapeutica. Le associazioni che da anni sono impegnate perché si cessi l’ostracismo antiscientifico contro la pianta, si faccia ricerca sulle proprietà terapeutica della cannabis e si riconosca il diritto a curarsi con essa organizzano una iniziativa di sensibilizzazione dei senatori con l’obbiettivo che il Senato approvi le norme in questo scorcio di legislatura.

Partecipano insieme alle associazioni promotrici pazienti, medici e farmacisti.

Cannabis terapeutica, ultimo atto #lacannabiscura
Giovedì 30 novembre 2017
ore 10-11
Sala Caduti di Nassirya
Senato della Repubblica

Hanno assicurato la loro partecipazione:
Denise Amerini, Hassan Bassi, Elisabetta Biavati, Giuseppe Bortone, Valentina Calderone, Franco Corleone, Leonardo Fiorentini, Alessandro Metz, Carlo Monaco, Andrea Oleandri, Marco Perduca, Paolo Poli, Marco Ternelli, Andrea Trisciuoglio

Promouovono
A Buon Diritto, Antigone, Associazione Cannabis Terapeutica, Associazione Luca Coscioni, CanapaCafè, CGIL, CILD, Forum Droghe, FP CGIL, LaPiantiamoCSC, la Società della Ragione, Legalizziamo.it, Legacoopsociali, LILA, SIRCA

E’ obbligatorio accreditarsi scrivendo a info@societadellaragione.it entro il 28 novembre 2017. Per gli uomini è obbligatoria giacca e cravatta.

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Giustizia per i fucilati della Prima Guerra

Giustizia per i fucilati della Prima Guerra
Il Senato approvi subito la legge per restituire l’onore alle vittime del militarismo.

Lunedì 20 novembre ore 11:15
Osteria Ex Provinciali
Via della Prefettura, 3 – Udine

Si celebrano i cento anni dalla disfatta di Caporetto e si è riaperto il dibatto rispetto alla offesa alla umanità rappresentata dal cadornismo che incolpò della sconfitta la vigliaccheria dei soldati. Cadorna fu anche l’autore di una nefasta circolare che autorizzava fucilazioni e processi per diserzione e insubordinazione. Purtroppo neppure questa occasione sembra essere colta per risolvere la ferita aperta dalle inique condanne a morte.

Partecipano
Franco Corleone
già sottosegretario alla Giustizia
Diego Carpenedo
ex senatore
Luciano Santin
giornalista e storico
Giorgio Zanin
deputato e presentatore della proposta di legge approvata dalla Camera

Coordina Massimo Brianese

Sono stati invitati i parlamentari del Friuli Venezia Giulia

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I miei articoli

Legge Fucilati nella Grande Guerra

Caro direttore,

si celebrano i cento anni dalla disfatta di Caporetto e in alcuni articoli e in alcune interviste si fa cenno alla offesa alla umanità rappresentata dal cadornismo che incolpò della sconfitta la vigliaccheria dei soldati.

Cadorna fu anche l’autore di una nefasta circolare che autorizzava fucilazioni e processi per diserzione e insubordinazione.

Purtroppo neppure questa occasione sembra essere colta per risolvere la ferita aperta dalle inique condanne a morte. La Commissione Difesa del Senato pare assolutamente non intenzionata ad esaminare la proposta di legge approvata dalla Camera dei deputati. Dal lontano 2000 mi occupo del destino tragico dei quattro alpini Silvio Ortis, Basilio Matiz, Giobatta Corradazzi e Angelo Massaro sottoposti a un processo farsa e fucilati il 1° luglio 1916 a Cercivento.

La legislatura volge alla fine e vi è una mobilitazione per approvare la legge sullo ius soli (ho aderito anch’io al digiuno a staffetta), quella sul testamento biologico e sulla canapa terapeutica, io intendo porre tra le urgenze anche l’approvazione di una legge che restituisca l’onore alle centinaia di vittime di un militarismo ottuso e incapace.

Per questo ho scritto al Presidente della Commissione Difesa Latorre ricordandogli che la proposta di legge n. 1935  approvata all’unanimità la proposta di legge n. 1935 dell’on. Giorgio Zanin e che sarebbe incomprensibile l’incapacità del Parlamento di trovare una soluzione condivisa a un problema risolto dalla Francia e dalla Gran Bretagna.

Il Presidente Sarkozy nel novembre del 2008 riabilitò politicamente i 675 militari giustiziati tra il 1914 e 1918 rendendo omaggio a tutte le vittime del massacro, compresi “i fucilati per l’esempio”, che erano stati condannati per ammutinamento, diserzione, disobbedienza o automutilazioni.

Un omaggio e una riparazione già suggerita dieci anni prima da Lionel Jospin secondo il quale quei soldati dovevano essere reintegrati pienamente nella memoria collettiva nazionale.

La Gran Bretagna con una legge ha riabilitato la memoria di 306 soldati giustiziati durante la Grande Guerra. L’Italia continua a dimenticare 750 soldati condannati a morte e fucilati, a cui vanno aggiunte le vittime delle esecuzioni sommarie.

Il Presidente Latorre presentò una ipotesi di testo base alternativo alla proposta della Camera, assai insoddisfacente e che è stata contestata dai Comitati che si battono per una sostanziale riabilitazione.

Occorre partire dal fatto che nel Codice Penale italiano l’istituto della riabilitazione è previsto per i vivi, in quanto ha caratteristiche di utilità e non ha carattere morale.

La soluzione deve avere quindi il carattere della riconciliazione.

Per costruire un dialogo  ho predisposto un testo che tiene conto della proposta di legge approvata dalla Camera e del testo alternativo, rimasto comunque nel cassetto e non discusso.

Una proposta condivisa corrisponderebbe anche al sentimento del Presidente della Repubblica Mattarella e alle valutazioni del Presidente Marini. Come si vede dalle modalità di approvazione della legge elettorale non vale la scusa della mancanza di tempo. Oltretutto è un provvedimento che potrebbe essere approvato in Commissione in sede legislativa e poi rimandato alla Camera che non avrebbe difficoltà a sancire il via definitivo.

Il Presidente Latorre finora non ha dato riscontro alla mia lettera. Per opportuna conoscenza ho inviato il testo della proposta di sintesi per sbloccare la situazione all’Ufficio legislativo del Quirinale, che ha invece risposto con apprezzamento.

In Friuli e in Carnia si sono fatte importanti mobilitazioni in questi anni, forse bisogna immaginare un ultimo tentativo perché non prevalga il silenzio e ognuno di assuma la propria responsabilità.

Franco Corleone

 

ARTICOLATO

Art. 1

La Repubblica, che all’art. 27 della Costituzione proclama che non è ammessa la pena di morte, decide la restituzione dell’onore agli appartenenti alle Forze armate italiane che, nel corso della Prima Guerra mondiale, vennero fucilati senza le garanzie del giusto processo, con sentenze emesse dai tribunali militari di guerra, ancorché straordinari.

Promuove ogni iniziativa volta al recupero della memoria di tali caduti, in particolare ogni più ampia iniziativa di ricerca storica volta alla ricostruzione delle drammatiche vicende del primo conflitto mondiale con specifico riferimento ai tragici episodi dei militari condannati alla pena capitale.

Art. 2

I nomi dei militari delle Forze armate italiane che risultino essere stati fucilati nel corso della prima Guerra mondiale in forza del disposto dell’articolo 40 del codice penale per l’esercito, approvato con regio decreto 28 novembre 1869, e della circolare del Comando supremo n. 2910 del 1° novembre 1916 sono inseriti, su istanza di parte presentata al ministro della Difesa, nell’Albo d’oro del Commissariato generale per le onoranze ai caduti.

Dell’inserimento di cui al primo comma è data comunicazione al Comune di nascita del militare per la pubblicazione nell’Albo comunale.

Nel Complesso del Vittoriano in Roma è affissa la seguente iscrizione: ”Nella ricorrenza del centenario della Grande guerra e nel ricordo perenne del sacrificio di un intero popolo, l’Italia onora la memoria dei propri figli in armi, vittime della crudele giustizia sommaria. Offre la testimonianza di solidarietà ai soldati caduti, ai loro familiari e alle popolazioni interessate, come atto di riparazione civile e umana”.

Lo stesso testo è esposto, con adeguata collocazione, i tutti i sacrari militari.

Art. 3

Sugli eventi oggetto della presente legge relativi alle fucilazioni e alle decimazioni, il Ministero della difesa dispone la piena fruibilità degli archivi delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri per tutti gli atti, le relazioni e i rapporti legati alle operazioni belliche, alla gestione della disciplina militare nonché alla repressione degli atti di indisciplina o di diserzione, ove non già versati agli archivi di Stato.

Art. 4

Al fine di promuovere una memoria condivisa del popolo italiano sulla Prima Guerra mondiale, il Comitato tecnico-scientifico per la promozione d’iniziative di studio e ricerca sul tema del “fattore umano” nella Prima Guerra mondiale, di cui al decreto del Ministro della difesa 16 ottobre 2014, promuove la pubblicazione dei propri lavori, in forme che assicurino la massima divulgazione.

Art. 5

All’attuazione delle disposizioni della presente legge le amministrazioni interessate provvedono nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.