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Sistema penale: la sfida della “personalizzazione”

Circolo Gobetti
GARANTE DEI DIRITTI DEI DETENUTI

CONVEGNO
SISTEMA PENALE:
LA SFIDA DELLA “PERSONALIZZAZIONE”
PER UNA PRESENTAZIONE E DISCUSSIONE DELLE TESI PROPOSTE IN SULLA PENA. AL DI LÀ DEL CARCERE (LIBERILIBRI, 2013)
DI G. FIANDACA, S. CECCHI, G. DI ROSA, P. BONETTI, M. DELLA DORA

Firenze, 10 aprile 2014
(ore 14,30 – 18,30)
Consiglio Regionale della Toscana
Palazzo Bastogi
Sala delle Feste
Via Cavour, 18

PROGRAMMA
Coordina e presiede
Avv. Paolo Marini
Segretario del Circolo Piero Gobet
Ore 14,00 – 14,30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI
Ore 14,30 – 17,30 RELAZIONI
VERSO UNA PENALITÀ OLTRE LA PENA CARCERARIA
Relatore: Dott.ssa Silvia Cecchi – Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro
IL SISTEMA CARCERARIO IN TOSCANA TRA CRITICITÀ E BUONE INTENZIONI
Relatore: Dott. Franco Corleone – Garante dei dirit dei detenuti della Regione Toscana
IL SISTEMA PENALE DELLA VITTIMA
Relatore: Dott.ssa Giovanna Di Rosa – Magistrato e componente del CSM
UN’ESPERIENZA LOCALE DI ASCOLTO E ASSISTENZA DELLE VITTIME DI REATI
Relatore: Avv. Maria Tamma – Consulente centro anti-violenza “Artemisia”
PER UN PLURALISMO DELLE PENE
Relatore: Prof. Paolo Bonetti – Filosofo
Ore 17,30 – 18,30 DIBATTITO E CHIUSURA DEI LAVORI

Informazioni generali
Sede del Corso:
Consiglio Regionale della Toscana
Palazzo Bastogi – Sala delle Feste
Via Cavour, 18

Modalità di iscrizione:
Verranno accetate le prime 100 richieste di partecipazione giunte all’atenzione della Segreteria Organizzatva tramite la scheda di adesione, consultabile e scaricabile dal sito: www.fondazioneforensefirenze.it
Sarà cura della Segreteria Organizzatva inviare conferma scrita dell’avvenuta accetazione della domanda di partecipazione.
In caso di numerose richieste pervenute, verrà data precedenza di iscrizione agli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Firenze

Attestato di frequenza:
L’atestato di frequenza viene rilasciato dalla Segreteria presente in Sede al termine del Convegno.
Crediti formativi:
Ai sensi del Regolamento per la Formazione Professionale Contnua approvato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze con delibera del 2.2.2011, la partecipazione all’incontro consente l’atribuzione di un credito formatvo per ogni
ora di efetva presenza, ai fni della formazione professionale generica (ex art. 2 e 8). In via alternativa, consente l’attribuzione di un credito formatvo per ogni ora di efetva presenza ai fni della formazione professionale di
competenza (ex art. 3 e 9) nelle seguent aree di competenza (ex art. 4): AREA DIRITTO PENALE

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA:
Fondazione per la Formazione Forense
dell’Ordine degli Avvocati di Firenze
c/o Nuovo Palazzo di Giustzia (blocco G, piano 1)
Viale A. Guidoni, 61 – 50127 FI
Tel. 055 4364999 Fax 055 489180
e-mail: fondazione@ordineavvocatfirenze.eu
www.fondazioneforensefirenze.it

 

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È una bella prigione, il mondo

Schermata 2014-03-27 alle 11.46.58Martedì 8 aprile 2014, ore 17.30
presso la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli
(Via degli Alfani 101r, Firenze)
La S.V. è invitata alla presentazione del “Quaderno del Circolo Rosselli” n. 3-4/2013

È una bella prigione, il mondo
a cura di Giada Ceri (Pacini editore)

Presiede
Valdo Spini, Direttore dei “Quaderni”
Intervengono
Antonietta Fiorillo, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze
Enrico Ognibene, Presidente del Tribunale di Firenze
Franco Corleone, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Toscana
Carmelo Cantone, Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Toscana
Giada Ceri, Curatrice del “Quaderno”

Per info: Fondazione Circolo F.lli Rosselli – 055/2658192 – fondazione.circolorosselli@gmail.com

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I miei articoli

Il decreto droga nell’inverno del diritto

corleone-aperteIl 21 marzo di quest’anno sarà ricordato non come il primo giorno di primavera, ma come il culmine dell’inverno della repubblica. La notte è calata con la firma del Presidente Napolitano di un decreto totalmente privo dei presupposti costituzionali di necessità e urgenza in materia di disciplina degli stupefacenti.
La ministra della Sanità Lorenzin, forse subornata da qualcuno o per interesse di partito, aveva predisposto un decreto che ripristinava la legge Fini-Giovanardi cancellata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 32 del 12 febbraio 2014. Il colpo di mano fu stoppato grazie all’intervento del ministro della Giustizia Orlando. In un Paese normale la vergogna sarebbe dovuta cadere sugli autori di una azione così spudorata. Invece Napolitano non solo ha controfirmato il decreto ridimensionato, seppur amputato della parte penale e della tabella unica delle sostanze,  in realtà gravissimo dal punto di vista simbolico; ma tra le premesse giustificative del decreto  ha accettato una considerazione sulla decisione della Corte Costituzionale che rappresenta un vero e proprio insulto al diritto, allo stato di diritto e quindi alla democrazia.
Nella premessa al decreto si sostiene che “la pronuncia di incostituzionalità è fondata sul ravvisato vizio procedurale dovuto all’assenza dell’omogeneità e del necessario legame logico-giuridico tra le originarie disposizioni del decreto-legge e quelle introdotte dalla legge di conversione e non già sulla illegittimità sostanziale delle norme oggetto della pronuncia”: è davvero sconcertante una manifestazione di cultura politica che non comprende che la forma è sostanza soprattutto quando si discute dei principi della Carta costituzionale. E’ desolante il fatto che il Presidente del Consiglio accrediti una riduzione del valore di una sentenza fondamentale che ha condannato con assoluta nettezza l’abuso di potere perpetrato, l’esercizio arrogante della pratica della dittatura della maggioranza e la violazione della sovranità del Parlamento. Se il Governo avesse voluto rispettare doverosamente la sentenza della Corte Costituzionale avrebbe dovuto prevedere, anche per decreto, una misura per rendere giustizia alle migliaia di condannati in via definitiva in base a una legge incostituzionale. Sarebbe stato opportuno anche un intervento per modificare la norma sui fatti di lieve entità che non prevede una differenziazione tra droghe leggere e pesanti come nella legge tornata in vigore e che per la cannabis ha una pena (da uno a cinque anni) troppo alta rispetto alla pena base (da due a sei anni).
Invece il decreto si preoccupa di reinserire competenze per il Dipartimento antidroga  e di far fuori il ministero della giustizia dall’approvazione delle tabelle delle sostanze soggette a controllo. Nella tabella II che riguarda la cannabis ripristina il divieto della coltivazione anche a fini terapeutici. Viene previsto per gli operatori del servizio pubblico per le tossicodipendenze e delle strutture private autorizzate l’obbligo di segnalare all’autorità competente tutte le violazioni commesse dalla persona sottoposta al programma terapeutico alternativo a sanzioni amministrative o ad esecuzione di pene detentive e, dulcis in fundo, si ristabilisce che i dosaggi e la durata del trattamento con metadone abbiano l’esclusiva finalità clinico-terapeutica di avviare gli utenti a successivi programmi riabilitativi. La finalità revanscista è evidente dalla lettura delle decine e decine di commi di un decreto sgangherato che ripristina la Fini-Giovanardi senza nessun motivo di necessità e urgenza. Tocca ora al Parlamento cancellare questa vergogna.

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Processo Rototom, un rito senza religione

Giovedì 20 marzo 2014
ore 11.30

Udine
Bar Caucigh, Via Gemona 36

volantino_udinePROCESSO ROTOTOM,
UN RITO SENZA RELIGIONE

La Consulta ha cancellato la legge Fini-Giovanardi, la sentenza va rispettata

Conferenza Stampa

Parteciperanno
Franco Corleone coordinatore nazionale garanti dei detenuti
Alessandro Gamberini avvocato difensore nel “processo Rototom”
Rino Battocletti avvocato
Andrea Sandra avvocato
Maurizio Battistutta Garante dei detenuti del Comune di Udine
Massimo Brianese La Società della Ragione

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Alice, la guardia e l’asino bianco

alice-laguardia-ilmareAlice, la guardia e l’asino bianco

Racconti delle detenute di Sollicciano

Venerdì 7 marzo, ore 17,30
Museo di antropologia, Palazzo Nonfinito – via del Proconsolo 12

Saranno presenti:
Guido Chelazzi, Presidente del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze
Oreste Cacurri, Direttore della Casa Circondariale di Sollicciano
Franco Corleone, Garante dei detenuti della Regione Toscana
Monica Sarsini, curatrice del libro e insegnate di scrittura del carcere
Jacopo Forconi, Presidente dell’Arci, Comitato Territoriale di Firenze
Alcune detenute, autrici del libro

Omaggio muiscale di Massimo Altomare