La terribile scure che è calata sui tutti i fondi destinati alle iniziative governative nel sociale, sembra aver risparmiato il dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio, fino a ieri feudo di Carlo Giovanardi e del suo braccio operativo Giovanni Serpelloni, capo incontrastato della struttura. Fiumi di denaro per pagine web e campagne pubblicitarie decise in totale autonomia «e senza controllo», come dice Franco Corleone, già sottosegretario alla Giustizia. Un’inchiesta dell’Agl rivela come la Asl di provenienza di Serpelloni, quella di Verona, che ha il monopolio della gestione dei progetti, abbia visto transitare fra il 2012 e il 2013 oltre 5 milioni di euro. E veronesi sono anche tutti i fornitori del Dipartimento. Quel che si dice aria di casa.
Da Repubblica di Domenica 14 aprile 2013