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In Primo Piano Le carceri Rassegna Stampa

Napolitano, “Carceri indegne Parlamento valuti misure di clemenza”

Durissimo intervento del Quirinale sullo stato del sistema carcerario che “ferisce la credibilità del Paese”. E preme sul Parlamento perché si decidano misure di clemenza “e si rimuovano i rilevanti ostacoli della Costituzione a concederle”

ROMA – “Una realtà che non fa onore al nostro Paese, ma anzi ne ferisce la credibilità internazionale e il rapporto con le istituzioni europee”. Sono queste le parole sulla condizione delle carceri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affidate ad una nota, dopo aver ricevuto al Quirinale una delegazione rappresentativa dei sottoscrittori, accademici e giuristi, della lettera aperta sul tema dell’efficienza della giustizia. Il capo dello Stato ha rinnovato l’auspicio affinché “proposte volte a incidere anche e soprattutto sulle cause strutturali della degenerazione dello stato delle carceri in Italia trovino sollecita approvazione in parlamento”. A cominciare, ha aggiunto Napolitano “da quelle, già in avanzato stadio di esame, per l’introduzione di pene alternative alla prigione”.

Secondo il presidente della Repubblica “restano nello stesso tempo aperte all’attenzione del Parlamento – in questa legislatura ormai vicina al suo termine e in quella che presto inizierà – sia le questioni di un possibile, speciale ricorso a misure di clemenza sia della necessaria riflessione sull’attuale formulazione dell’art. 79 della Costituzione che a ciò oppone così rilevanti ostacoli”.

Nell’incontro al Quirinale, Napolitano ha riferito che “sono state affrontate scottanti esigenze di riduzione della popolazione carceraria e di creazione di condizioni più civili per quanti scontano sanzioni detentive senza potersi riconoscere nella funzione
rieducativa che la Costituzione assegna all’espiazione di condanne penali”.

Sulla condizione delle carceri italiane e il problema dello sconto delle sanzioni detentive che dovrebbero mirare a una funzione rieducativa, ha parlato spesso Adriano Sofri. Soprattutto richiamando la situazione di molti detenuti che scontano il cosiddetto ergastolo ostativo, ovvero una pena che non avrà mai fine 1, senza possibilità di ore di libertà, senza lavoro esterno e senza alcuna commutazione.

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In Primo Piano Le carceri Rassegna Stampa

Il Presidente Napolitano ha ricevuto una delegazione dei firmatari dell’appello sul tema della giustizia

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una delegazione rappresentativa dei sottoscrittori, accademici e giuristi, della lettera aperta sul tema dell’efficienza della giustizia e della realtà carceraria guidata dal prof. Andrea Pugiotto, estensore e primo firmatario dell’appello, e formata dai professori Francesco Di Donato, Fulco Lanchester, Renzo Orlandi, Tullio Padovani, Marco Ruotolo, Vladimiro Zagrebelsky, e Franco Corleone.
Hanno partecipato all’incontro il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Sabato Malinconico, e il Capo del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Tamburino.

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Il senso della pena

Venerdì 5 ottobre, ore 17,30
Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano
(MM1, fermata SanBabila)

La Società della Ragione, in collaborazione con l’Associazione SocietàINformazione
Organizzano

IL SENSO DELLA PENA
Il carcere al tempo della crisi

Introduce:
Sergio Segio, direttore di Associazione SocietàINformazione
Intervengono:
Franco Corleone, Coordinatore Garanti dei diritti dei detenuti
Don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto di Genova
Lamberto Bertolè, presidente della Sottocommissione Carcere del Comune di Milano
Mirko Mazzali, Consigliere comunale, Osservatorio carcere delle Camere penali

Don Andrea Gallo leggerà brani da testi del Cardinal Carlo Maria Martini sui temi della pena e del carcere

L’iniziativa è aperta al pubblico

Info: Casa della Cultura, via Borgogna 3, Milano, Tel. 02795567
Email: segreteria@casadellacultura.it

http://societadellaragione.it • http://www.societainformazione.org

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Incontro StopOpg e magistrati di sorveglianza

Lunedì 1 ottobre 2012 a BOLOGNA
presso il Tribunale in via Farini 1, dalle ore 16 alle 19
Incontro del comitato nazionale StopOPG con i magistrati di sorveglianza
Per discutere e confrontarsi:
– sul processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, anche alla luce delle sentenze della Corte Costituzionale del 2003 e 2004
– sull’attuazione della legge 9/12 e sui rischi concreti di re-istituzionalizzazione manicomiale
– sul ruolo centrale che i magistrati di sorveglianza hanno in relazione all’applicazione della misura di sicurezza detentiva in Opg, alla sua revoca o proroga, ma anche in generale alla tutela dei diritti degli internati/e negli istituti penitenziari e negli Opg
– sui rapporti tra la magistratura di sorveglianza e gli operatori del Dip.to di salute mentale
– sui determinanti che influenzano/ determinano/ mantengono il giudizio di pericolosità
Per avviare iniziative comuni tese al superamento reale degli istituti.

Per il comitato nazionale StopOpg hanno (finora) confermato la presenza: Gianluca Borghi, Stefano Cecconi, Franco Corleone, Giovanna Del Giudice, Peppe Dell’Acqua, Elisabetta Laganà, Franco Rotelli, Cecilia Taranto.

Introdurrà Francesco Maisto (Presidente Tribunale di Sorveglianza Emilia Romagna).

E’ stato invitato Carlo Lusenti (Assessore alla Salute Emilia Romagna).

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Il delitto della pena a Udine

La Società della Ragione Onlus

Martedì 25 settembre – ore 18:00
Libreria Friuli – via dei Rizzani, 1/3 – Udine

presentazione del volume
Il delitto della pena
Pena di morte ed ergastolo, vittime del reato e del carcere
a cura di Franco Corleone, Andrea Pugiotto

Ne discutono con
Franco Corleone
curatore del volume e coordinatore nazionale dei Garanti dei Detenuti

Maurizio Battistutta
garante diritti dei detenuti di Udine
Rino Battocletti
avvocato penalista
Andrea Sandra
avvocato – Osservatorio Carceri dell’Unione Camere Penali
Massimo Brianese
Società della Ragione

Il delitto della pena
Pena di morte ed ergastolo, vittime del reato e del carcere
a cura di Franco Corleone, Andrea Pugiotto
Ediesse editore, 2012,
Saggi di: Marco Alessandrini, Alessandro Bernardi, Giuditta Brunelli, Stefania Carnevale, Pietro Costa, Franco Corleone, Federico D’Anneo, Giovanni De Luna, Daniele Lugli, Luigi Manconi, Riccardo Noury, Andrea Pugiotto, Paolo Veronesi
Collana Saggi
Formato 12 x 20
Pagine 276
Prezzo 14,00
Codice ISBN 978-88-230-1698-9
Codice arg. 4 – 33

Compra on line:
http://www.ediesseonline.it/catalogo/saggi/il-delitto-della-pena

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In ricordo di Carlo Maria Martini

La morte di Carlo Maria Martini unisce nel dolore credenti e non credenti.

Martini è stato il cardinale di Milano: un grande cardinale che ha fatto del dialogo con la città la cifra di una pratica costante.

Molti ricordano oggi la sua figura di gesuita, di studioso della Bibbia, di protagonista del dibattito nella Chiesa su posizioni di apertura culturale che sarebbe riduttivo definire progressiste.

Io amo ricordare la sua attenzione al mondo del carcere e il suo rapporto con San Vittore, il carcere della città, la sua strenua difesa della legge Gozzini quando fu travolta dalla logica emergenziale agli inizi degli anni novanta.

Pochi ricordano che il cardinale Martini fu interlocutore sensibile di alcuni protagonisti della lotta armata che scelsero l’Arcivescovado come luogo per consegnare le proprie armi.

Nel suo acuto volume sulla Giustizia il cardinale Martini affrontò il nodo del senso della pena e del significato delle misure alternative con profondità e originalità di pensiero. Parole davvero degne di un nuovo Beccaria!

Spero davvero che lunedì nel momento dei funerali di Martini nelle carceri italiane si ricordi con amicizia e gratitudine la sua figura.

Nonostante la malattia continuava ad essere presente nelle coscienze più sensibili e l’ultima sua lezione è stata la scelta di una morte umana e religiosa.

Sarebbe stato un grande Papa, capace di immaginare un nuovo Concilio.

Peccato.