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Le carceri Rassegna Stampa

A Sollicciano 5 classi meno

Fra proteste e tagli la scuola comincia nel caos. Se questo e’ vero per tutti gli istituti e’ ancor piu’ vero per le carcere ed in particolare a Sollicciano. ‘Si penalizzano i carcerati per cui la scuola non e’ solo uno strumento di istruzione, ma anche una maniera per reinserirsi nella societa’ – denuncia Giovanni Di Fede, assessore all’istruzione della Provincia di Firenze -, basti pensare che a Sollicciano ci sara’ solo una quinta superiore a causa dei tagli’. Il grido di allarme di Di Fede e’ stato sostenuto, nel corso di una conferenza stampa, anche da Franco Corleone, garante per i detenuti del Comune di Firenze e dallo stesso direttore del penitenziario Oreste Cacurri. ‘Rispetto allo scorso anno, non sono state riattivate 5 classi secondarie di secondo grado ha detto Cacurri – l’unica e’ una quinta. Il taglio riguarda un centinaio di detenuti’. Lo scorso anno tra i corsi della scuola primaria (a Sollicciano e all’istituto ‘Gozzini’), l’istruzione secondaria di primo grado (due classi nel 2009, di cui una tagliata nel 2010) e le superiori sono stati coinvolti 560 detenuti, con anche due diplomati, un uomo e una donna (la prima a Sollicciano). Per Franco Corleone ”il taglio e’ l’ultimo sfregio. La situazione puo’ risolversi con poco: gli insegnanti sono pagati dalle scuole e non sono neppure precari”. Il direttore Cacurri si e’ poi detto ”preoccupato dei tagli alle classi dell’istituto penitenziario” e della situazione, che influisce anche sulla sicurezza. Venerdi’ ci sara’ un incontro con l’Ufficio scolastico regionale. ”La Provincia – ha detto l’assessore provinciale Giovanni Di Fede – e’ disponibile ad accogliere richieste per materiali e strumenti per la scuola.
(da ToscanaTV)

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