Categorie
In Primo Piano Le carceri Rassegna Stampa

Corleone: azioni nonviolente per far uscire i tossicodipendenti dalla carceri

Tutti i garanti dei detenuti d’Italia adottino ‘azioni non violente’, come lo sciopero della fame, per affrontare la ‘grave’ situazione delle carceri italiane, in particolare il problema del sovraffollamento. E’ la proposta che Franco Corleone, garante dei diritti detenuti del Comune di Firenze, avanzera’ domani in occasione di un incontro a Bologna fra tutti i garanti italiani. ‘Domani, tutti insieme, discuteremo della crisi del carcere in vista dell’estate che rischia di essere la stagione piu’ pericolosa. Io proporro’ a tutti i garanti d’Italia di iniziare un’azione non violenta, fatta anche di scioperi della fame, per sollecitare il Dap, il Governo e il Parlamento ad adottare quelle misure che consentano l’uscita dal carcere in particolare dei detenuti tossicodipendenti e l’incremento delle misure alternative dei detenuti stessi’.

Categorie
Agenda

La Storia di Aldo Bianzino

Aldo Bianzino e la sua compagna Roberta il 12 ottobre 2007 vengono arrestati con l’accusa di possedere e coltivare alcune piante di marijuana. Trasferiti il giorno dopo al carcere di Capanne, Roberta viene condotta in cella con altre donne, Aldo in isolamento. Da quel momento Roberta non vedrà più il suo compagno lasciato in buone condizioni di salute. La mattina seguente, domenica 14 ottobre alle 8,15 la polizia penitenziaria trova Aldo agonizzante che poco dopo muore. Di infarto secondo le prime “indiscrezioni”. Nonostante l’autopsia riveli una frattura alle costole, gravi lesioni al fegato, alla milza e al cervello l’inchiesta sulla morte di Aldo è stata archiviata. “Cause naturali in seguito ad aneurisma” viene scritto nella sentenza. Aldo Bianzino è morto da più di due anni, Roberta si è spenta pochi mesi dopo.
In vista dell’udienza per la riapertura del caso Bianzino, che si terrà a Perugia il 28 giugno 2010 Arci e Forum Droghe di Ferrara organizzano un incontro pubblico insieme ai figli di Aldo Bianzino per mantenere alta l’attenzione su questa tragica vicenda.


Arci Ferrara | Forum Droghe Ferrara

Giovedì 22 aprile 2010 | ore 18
Cafè de la Paix | P.tta Corelli 24 | Ferrara
La storia di Aldo Bianzino
Che cosa succede nelle carceri italiane?

Incontro pubblico con:
Elia e Rudra Bianzino
Franco Corleone Forum Droghe
Fabio Anselmo Avvocato

presenta Marco Zavagli Giornalista

in collaborazione con fuoriluogo.it e Cafè de la Paix.

Scarica la cartolina: bianzino.pdf (in formato pdf)

info: veritaperaldo.noblogs.org

(via fioreblog)

Categorie
I miei articoli In Primo Piano Le carceri

La guerra alla droga all’italiana non prevede diritti

L’ombra di Stefano Cucchi continua ad agitare i sonni del sottosegretario Giovanardi. L’ineffabile zar antidroga insiste a diffondere dichiarazioni insultanti per la memoria del giovane che sarebbe morto perché drogato e non per i pestaggi e il successivo abbandono da parte dei medici. Non può essere solo cinismo. Giovanardi si rende conto che il corpo martoriato di Cucchi è la rappresentazione crudele degli effetti della war on drugs all’italiana. Nonostante un abisso morale ci divida da chi tratta i consumatori di sostanze come esseri privi di diritti, insistiamo nella ricerca del confronto per far uscire dal carcere migliaia di detenuti tossicodipendenti e perseguire la via sociale e non palazzinara alla soluzione del sovraffollamento delle carceri. Per questo, tra qualche giorno parteciperemo con varie associazioni, a un incontro con il capo del Dipartimento antidroga, Giovanni Serpelloni. Questi in un’intervista all’Avvenire del 6 aprile ha messo le sue carte in tavola. Con funambolici giochi di prestigio, ha dimezzato il numero dei tossicodipendenti in carcere, sostenendo che vi sono tossicodipendenti veri e falsi e che quelli con il bollino degli standard clinici internazionali sarebbero solo 7mila. I dati ufficiali sono ben altri: i tossicodipendenti sarebbero oltre 15mila. Il doppio rispetto ai numeri di Serpelloni, che con le sue minimizzazioni vorrebbe dimostrare che la Fini-Giovanardi non ha prodotto una criminalizzazione dei consumatori.
Ma Cucchi allora perché è stato arrestato? Il 38% dei detenuti è dentro per avere violato un’unica norma: l’articolo 73 della legge sulle droghe. Su quel 38% bisognerebbe lavorare per risolvere seriamente il tema del sovraffollamento. Noi saremmo per mettere mano al complessivo impianto ideologico proibizionista, ma sappiamo chi sono i nostri interlocutori. Percò proponiamo un’agenda pragmatica di deflazione carceraria: abrogare le norme della legge Cirielli sulla recidiva che penalizzano i tossicodipendenti non consentendo loro di accedere ai benefici e all’affidamento terapeutico; limitare la custodia cautelare promuovendo il ricorso ai domiciliari; evitare per i piccoli spacciatori-consumatori le pene da 6 a 20 anni; eliminare il limite a due sole concessioni dell’affidamento terapeutico. Solo a seguire si potrà chiedere alle Regioni un impegno straordinario per l’affidamento in comunità o per trattamenti non residenziali nel territorio.
Questo è il terreno discriminante per affrontare il macigno del sovraffollamento carcerario. Il dibattito parlamentare sulle misure di decongestionamento delle carceri è partito male. La proposta di legge Alfano, pur avendo in sé la consapevolezza di affrontare il problema, pone tali e tanti limiti da renderla quasi evanescente. Si pensi all’obbligo della riparazione a favore delle vittime. Cosa dovrà riparare un consumatore di droghe o un immigrato accusato di irregolare permanenza in Italia? Fare il badante a Borghezio? Ben venga una discussione ponderata che faccia uscire allo scoperto partiti e posizioni. Tutti sappiano però che per superare l’emergenza carceraria bisognerebbe modificare tre leggi: la Cirielli sulla recidiva, la Bossi-Fini sull’immigrazione e la Fini-Giovanardi sulle droghe. Tutto il resto non è risolutivo. Noi temiamo che il fallimento annunciato della proposta Alfano faciliti il disegno della speculazione edilizia penitenziaria senza controllo.

Franco Corleone e Patrizio Gonnella, dal Manifesto del 14 aprile 2010.

Categorie
Agenda

Le carceri oggi

FONDAZIONE ERNESTO BALDUCCI
In collaborazione con
Comune di Firenze, Comune di Fiesole, Associazione Giuristi Democratici
CONVEGNO
Per il ciclo “I volti dell’Altro nei luoghi dell’emarginazione”
LE CARCERI OGGI
BADIA FIESOLANA – SALA DEGLI AFFRESCHI
14 MAGGIO 2010 – ore 10.30
SALUTI
Andrea Cecconi, Direttore Fondazione Balducci
Fabio Incatasciato, Sindaco di Fiesole
Stefania Saccardi, Assessore alle Politiche Socio sanitarie del Comune di Firenze
I SESSIONE – ore 11.00
La situazione delle carceri oggi in Italia
Presiede
Annibale Divizia, Presidente Fondazione Balducci
L’attuale situazione carceraria
Marta Costantino, Dirigente Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Carcere e immigrazione
Franco Corleone, Garante per i diritti dei detenuti
Essere donna oggi in carcere
Daniela De Robert, Giornalista e Saggista
Pranzo – ore 13,30

II SESSIONE – ore 15.00.
Funzione della pena e diritti dei detenuti
Presiede
Luca Biagi Mozzoni, Fondazione Ernesto Balducci
La funzione rieducativa del carcere: la legge Gozzini
Alessandro Margara, già Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Misure alternativa alla detenzione
Raffaele Miraglia, Associazione Giuristi Democratici
Il problema della sicurezza
Pier Luigi Vigna,Magistrato, già Procuratore nazionale antimafia

III SESSIONE – ore 17.00
Per una riforma della Giustizia
Presiede
Paolo Solimeno, Associazione Giuristi Democratici
La legge e’ uguale per tutti?
Domenico Gallo, Magistrato
Giustizia e Costituzione (oppure Quale riforma della Giustizia?)
Margherita Cassano,Giudice di Cassazione
Carcere e civiltà
Pierluigi Onorato, Giudice di Cassazione
DIBATTITO

BUFFET ore 19.30

Chiesa della Badia Fiesolana – ore 21.15
Rappresentazione teatrale
VITA PRIGIONIERA
Libera interpretazione di Beatrice Schiros
tratta dal libro di Daniela De Robert
Sembrano proprio come noi
Introduce
Paolo Becattini, Assessore alla Cultura del Comune di Fiesole

Con il Patrocinio di
Regione Toscana
Provincia di Firenze
Comune di Firenze

Aderiscono
Comune di Fiesole
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Associazione Pantagruel
Fondazione Giovanni Michelucci
Istituto Universitario Europeo
Progetto Donna

* L’ingresso al Convegno è gratuito; il Pranzo ed il Buffet sono offerti dalla Fondazione Ernesto Balducci

Categorie
Agenda

Per mille grammi di Maria

VENERDI 16 APRILE 2010 – ORE 21

AUDITORIUM  S.M.S. CROCE AZZURRA P.A.
Via di Rosano 17 – PONTASSIEVE

“PER MILLE GRAMMI DI MARIA”
azione teatrale di
TOMMASO CAPASSO
operatore culturale e socio dell’Associazione Forum Droghe

tecnico del suono
Marco Cassini

a seguire dibattito sul tema
Una riflessione sugli esiti della legge Fini-Giovanardi
interverrà
FRANCO CORLEONE
Garante dei Diritti dei Detenuti per il Comune di Firenze

ingresso gratuito

Categorie
Agenda

In guerra coi narcos

Sabato 17 aprile alle ore 21,30 nella Fabbrica delle alternative di Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito di via Watteau 7, Milano.

Legalizzare e tassare organizza l’incontro pubblico:
In guerra coi narcos

Le organizzazioni del narcotraffico internazionale fruiscono da anni di un flusso di risorse che anno dopo anno ha costituito uno stock di ricchezza e un insieme di interessi in grado di controllare o influenzare paesi e governi.

Quanto va succedendo nelle regioni al confine tra Messico e Stati Uniti è la prova evidente del fallimento della War on Drugs varata dall’ ONU nel 1998, ma contiene il rischio, già in parte realtà, di una escalation militare reale, di una guerra interna tra i cartelli del narcotraffico e con gli eserciti regolari di entrambi i paesi. E’ la catostrofe delle attuali politiche, il segno di una sconfitta politica ma anche l’avvisaglia di un suo trasferirsi sul terreno della guerra reale.

Gli esiti purtroppo prevedibili sono quelli di un nuovo, inconfessato e terribile equilibrio tra gli interessi del traffico internazionale e i governi coinvolti.

Oppure è possibile cambiare le regole, le leggi. Nel referendum con cui i cittadini della California nei prossimi mesi approveranno la legalizzazione della marijuana non c’è soltanto il tentativo di evitare la possibile bancarotta dello stato ma potenzialmente una nuova politica. Applicata globalmente rappresenta il più potente strumento per battere le organizzazioni criminali, le mafie, i cartelli. Può riuscire in ciò dove da decenni si è clamorosamente fallito con costi umani, sociali ed economici immensi.

Partecipano:
Franco Corleone, presidente Forum Droghe
Paolo Cento, Sinistra Ecologia Libertà
Massimo Rebotti, Giornalista
Daniele Farina, Leoncavallo Spa

Categorie
In Primo Piano Le carceri

Rivolta a Porto Azzurro: la politica degli struzzi.

Tutte le cronache del preoccupante episodio accaduto a Porto Azzurro, mettono in luce le ragioni della protesta e cioè la mancanza di acqua calda, le lenzuola non cambiate, il vitto insufficiente e la previsione di un super sovraffollamento nei prossimi mesi con l’arrivo di 300 nuovi detenuti.
C’è però un paradosso: questa situazione intollerabile e vergognosa segno della violazione della legge penitenziaria e del Regolamento di applicazione, pare non suscitare lo scandalo evidente e conclamato. L’Amministrazione penitenziaria, cinica oltre che sorda e cieca invece di investire le notevoli risorse che ha a disposizione, per la ristrutturazione delle carceri esistenti adeguandole a quanto previsto dal regolamento e per la promozione della vivibilità quotidiana, si balocca con progetti di costruzione di nuovi padiglioni accanto agli edifici esistenti da adibire a depositi di corpi ammassati e abbandonati a se stessi.
Pare proprio che sulle tragedie imminenti si voglia speculare e fare affari e non attuare le riforme volute dalla Costituzione. Non ci si accontenta del carcere discarica sociale ma lo si vuole trasformare in vero luogo di tortura. Addirittura a Firenze nel carcere di Sollicciano si pensa di costruire un padiglione per 200 detenuti, violentando l’architettura del Giardino degli Incontri di Michelucci.
In questo disastro morale e culturale, l’Amministrazione Penitenziaria continua a tenere chiuso l’istituto di Empoli, senza ritenere di dover dare una giustificazione a questa sciatteria e ignavia.
Per fortuna c’è Enrico Rossi! Il suo primo atto da Presidente di consegnare i nuovi materassi per le carceri toscane ha un segno non solo di attenzione umana per il mondo “degli ultimi” ma declina una agenda delle priorità politiche non banale.

Comunicato di Franco Corleone, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze