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Carnia, tra ragione ed emozione. Mostra di Fulvio Talamucci a Paluzza

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La Mostra di Fulvio Talamucci, Promossa da l’Arco in Cielo, si terrà dall’8 al 25 agosto presso Palazzo D’Aronco, via Roma a Paluzza.
Orario di apertura: 9.30-13.00/15.00-19.00.

Fulvio Talamucci ci è stato presentato, per curiosa combinazione, da amici comuni di Milano che erano venuti in visita a Timau.
Così abbiamo conosciuto il noto pubblicitario e creativo milanese nella sua casa di vacanza di Cleulis, proprio di fronte alla nostra, aldilà del But.
Con una frequentazione che è diventata amicizia, abbiamo scoperto la sua passione per la pittura.
Una dedizione intrecciata al suo legame affettivo profondo con la Carnia, questa terra di montagna aspra e selvaggia (“il popolo duro”, come lo chiama lo storico inglese Patrick Heady).
La Carnia che rifugge dal consumismo turistico e offre una immagine della natura legata all’essenziale della vita quotidiana.
L’abbandono della montagna e la crisi dell’agricoltura hanno accentuato il carattere di ambiente spontaneo, quasi selvatico.
Da questi paesaggi di Carnia, elementi oggettivi colti nella loro atmosfera e intimità, è iniziato il suo percorso di pittura, in una ricerca di equilibrio tra ragione ed emozione, tra realtà e sogno.
Sono seguite le “nature morte”: forme semplici come ciotole, tazze, vasi di uso comune ma rivissute con colori e forme nell’intensità della memoria.
Dipingere è per Fulvio un percorso dell’anima, in una ricerca che non si arresta: dal figurativo all’astratto, fino alla cifra espressiva ricca di elementi spirituali della mostra “Alle sorgenti del Nilo”, presentata nelle terre piemontesi di Cesare Pavese.
Le sue opere sono state quasi tutte create a Cleulis.
Da luogo del dipingere, questo borgo è a poco a poco divenuto per lui luogo di vita.
Anche questa scelta testimonia il suo rifiuto di accettare le logiche convenzionali.
Fulvio Talamucci non è un pittore della Carnia, ma un pittore in Carnia.
L’autore spiega così il senso della sua opera: “Per me dipingere è una ricerca di coerenza, una disciplina.
Forma, colori ed emozioni si contrappongono come per creare ognuna una propria indipendenza ma allo stesso tempo concorrono a creare una sola armonia.
Ciò che cerco nella mia pittura infatti è sempre quel punto di unione, quell’armonico equilibrio”.
A questo punto la sua riflessione si ferma e lascia all’osservatore la piena libertà di interpretazione.

Franco Corleone
Grazia Zuffa

Fulvio Talamucci su flikr: www.flickr.com/photos/talamucci.

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