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Droghe e Carcere voltiamo pagina!

volantino_udineLa Società della Ragione lancia da Udine una campagna di sensibilizzazione per vedere affermata l’incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe. La Corte Costituzionale deciderà il 12 febbraio.
Dopo sette anni di repressione e di effetti terribili sulla giustizia e sul carcere si potrà voltare pagina.

Per parlare dei problemi del sovraffollamento delle carceri, per parlare del processo contro Rototom che continua al tribunale di Udine con una nuova udienza.

Lunedì 16 dicembre 2013
ore 11.00

Udine
Antica Osteria Da Pozzo
Piazzale Cella

Parteciperanno
Franco Corleone coordinatore nazionale Garanti dei Diritti dei detenuti,
Maurizio Battistutta Garante dei detenuti di Udine,
Rino Battocletti avvocato,
Alessandro Gamberini avvocato,
Alessandro Maran senatore,
Carlo Pegorer senatore,
Serena Pellegrino deputato,
Francesco Russo senatore,
Silvana Cremaschi consigliere regionale,
Andrea Sandra consigliere comunale,
Cristiano Shaurli consigliere regionale

Coordina Massimo Brianese Società della Ragione Onlus

Scarica l’invito in formato pdf: volantino_udine.pdf

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Droghe, carcere e diritti umani: depositate alla Camera le #3leggi

camera-dei-deputatiIeri, 12 novembre, sono state depositate alla camera dei Deputati i testi delle proposte di legge di iniziativa popolare della Campagna Tre leggi per la giustizia e i diritti. Tortura, carceri, droghe a firma degli Onorevoli Laura Coccia (Pd – Giovani democratici), Gennaro Migliore (Sel), Fausto Raciti (Pd – Giovani Democratici) e Ivan Scalfarotto (Pd).

Vista l’urgenza dei temi trattati, su richiesta del Comitato promotore della Campagna e in attesa della verifica della regolarità formale delle firme raccolte nelle centinaia di banchetti organizzati nei mesi passati, si è deciso di anticiparne la presentazione. Nello specifico l’On.le Coccia ha presentato la proposta riguardante L’introduzione del garante nazionale dei detenuti e norme per la tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti; l’On.le Migliore quella riguardante Norme contro il sovraffollamento carcerario e per la legalità negli istituti di pena, l’On.le Raciti quella riguardante l’Introduzione del reato di tortura, l’On.le Scalfarotto, infine, quella recante Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope recanti la depenalizzazione del consumo e la riduzione dell’impatto penale. I testi completi sono disponibili sul sito 3leggi.it e presto anche in quello della Camera dei Deputati.

Tutte le proposte hanno l’obiettivo di ripristinare la legalità nella carceri e di contrastare in modo sistemico il sovraffollamento agendo anche su quelle leggi che producono carcerazione senza produrre sicurezza.

La proposta per L’introduzione del garante nazionale dei detenuti e norme per la tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti si muove nella direzione dell’istituzione della figura del Garante nazionale delle persone private della libertà da intendersi come organo di garanzia, autorità autonoma e indipendente, con funzioni di tutela delle persone private o limitate della libertà personale. In Europa una figura analoga esiste già negli ordinamenti di Austria, Ungheria, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Spagna, Portogallo, Inghilterra e Francia.

Il disegno Norme contro il sovraffollamento carcerario e per la legalità negli istituti di pena vuole intervenire in materia di diritti dei detenuti e di riduzione dell’affollamento penitenziario, rafforzando il concetto di misura cautelare intramuraria come extrema ratio, proponendo modifiche alla legge Cirielli sulla recidiva, imponendo l’introduzione di una sorta di “numero chiuso” sugli ingressi in carcere, affinché nessuno vi entri qualora non ci sia posto. Nella proposta è presente anche la richiesta di abrogazione del reato di clandestinità.

Con la proposta dell’Introduzione del reato di tortura nel codice penale, si vuole sopperire ad una lacuna normativa grave mancando in Italia il crimine di tortura nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso. Il testo prescelto è quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite. La proibizione legale della tortura qualifica un sistema politico come democratico.

L’ultimo disegno di legge Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope recanti la depenalizzazione del consumo e la riduzione dell’impatto penale propone la modifica dell’attuale legge sulle droghe che tanta carcerazione inutile produce nel nostro Paese: chiedendo il superamento del paradigma punitivo della legge Fini-Giovanardi, la depenalizzazione dei consumi, la diversificazione del destino dei consumatori di droghe leggere da quello di sostanze pesanti, diminuendo le pene e restituendo centralità ai servizi pubblici per le tossicodipendenze.

La Campagna Tre leggi per la giustizia e i diritti. Tortura, carceri, droghe è stata promossa da: A Buon diritto, Acat Italia, L’Altro Diritto, Associazione 21 luglio, Associazione difensori di Ufficio, A Roma, insieme – Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Consiglio italiano per i rifugiati – Cir, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Franca e Franco Basaglia, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Lila Onlus – Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, Medici contro la tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Rete della Conoscenza, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere.

Roma, 13 novembre 2013

Ecco i testi delle leggi depositate

Introduzione del garante nazionale dei detenuti e norme per la tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti: garante_nazionale.pdf

Norme contro il sovraffollamento carcerario e per la legalità negli istituti di pena: carcere.pdf

Introduzione del reato di tortura: Tortura.pdf

Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope recanti la depenalizzazione del consumo e la riduzione dell’impatto penale: droghe.pdf

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Volti e maschere della pena a Fahrenheit su Radio3

Volti e Maschere della PenaUna riflessione sui tanti volti della pena e i suoi altrettanti mascheramenti. Volti disegnati dall’urbanistica penitenziaria o dall’idea controversa di una riconciliazione tra reo e vittima. Maschere, come l’internamento del «reo folle» e la «tortura democratica» del detenuto in 41-bis, che il formalismo giuridico non annovera tra le pene, privandola così delle relative garanzie. Le malattie degenerative del nostro sistema penitenziario vengono analizzate da Franco Corleone e Andrea Pugiotto in un saggio che raccoglie i pareri di giuristi ed esperti. Il sovraffollamento è solo una parte del problema. Tutto il nostro sistema presenta arretratezze e insensatezze, sia sul piano del diritto penale sostanziale sia sul piano dell’esecuzione della pena.

Il libro

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Scarica il podcast di Fahrenheit

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Carceri toscane, Franco Corleone è il nuovo garante dei detenuti

Carceri toscane, Franco Corleone è il nuovo garante dei detenuti

Franco Corleone, garante dei detenuti toscani

FIRENZE – Franco Corleone è il nuovo Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Toscana. E’ stato eletto dal Consiglio regionale, che si è trovato a scegliere fra tre candidature: oltre a quella di Corleone, erano pervenute quelle di Francesco Ceraudo e di Aldo Vitelli. Corleone è stato scelto con 25 voti a favore. Franco Corleone, attualmente Garante per i diritti dei detenuti del Comune di Firenze e coordinatore dei Garanti territoriali per i diritti dei detenuti, succede ad Alessandro Margara, che si è dimesso il 20 luglio scorso per motivi personali.

Nato a Milano nel 1946, Corleone è stato deputato nell’VIII, IX, XII e XIII legislatura e senatore nella X, ricoprendo anche per cinque anni (1996-2001) l’incarico di sottosegretario al ministero della Giustizia. E’ presidente dell’associazione «La Società della ragione» e ha scritto numerosi saggi e articoli sui  temi della giustizia, dei diritti, del carcere e sulla politica delle droghe.

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L’occasione mancata e la nostra felice avventura

corleoneL’OCCASIONE MANCATA E LA NOSTRA FELICE AVVENTURA

Finisce così, con l’amaro in bocca la vicenda della conversione in legge del decreto sull’esecuzione delle pene. Certo poteva finire peggio. Se fosse rimasto il testo uscito dal Senato, sarebbe stato meglio lasciarlo decadere e riprendere da capo la questione.

La discussione parlamentare è stata comunque utile per far emergere molti atteggiamenti e comportamenti con cui dovremo nuovamente cimentarci. Gli argomenti addotti dagli oppositori, Lega, Pdl, ma anche M5Stelle, per contrastare le misure del cosiddetto decreto svuotacarceri dimostrano che la subcultura securitaria ha scavato in questi anni nelle viscere profonde. Il giustizialismo ha sconfitto il garantismo: occorre una profonda opera di ricostruzione della cultura del diritto penale mite e minimo, delle ragioni della convivenza contrapposta alla logica della vendetta.

Eravamo stati facili profeti nel sostenere che la scelta da parte della ministra Cancellieri di non affrontare il nodo che provoca il sovraffollamento carcerario, cioè la legge sulle droghe, la famigerata Fini-Giovanardi e di aggredire, giustamente, la legge Cirielli sulla recidiva, avrebbe facilitato l’espressione truculenta di luoghi comuni e la ricerca delle eccezioni per i reati ritenuti più odiosi. Non avere seguito la via maestra suggerita dai dati del Libro Bianco sugli effetti della legislazione antidroga ha comportato la conseguenza di un taglio di basso profilo che ha ringalluzzito i forcaioli di ogni risma con toni di becera propaganda.

E’ necessario anche un primo bilancio dell’iniziativa del digiuno a staffetta. Considero straordinario per la stagione (metereologica e politica) la durata, ben 60 giorni!, e le tante adesioni, 42, di persone con storie e sensibilità diverse che hanno scelto con autonomia e responsabilità, di costruire una catena di solidarietà importante e significativa. L’adesione delle detenute di Sollicciano con forme originali di partecipazione, ad esempio con lo sciopero del carrello, suggerisce l’idea di arricchire l’armamentario e le modalità di partecipazione con iniziative dirette e nonviolente che non siano solamente l’astensione dal cibo.

Abbiamo contribuito alla sensibilizzazione su un tema difficile e nell’incontro con la ministra Cancellieri abbiamo illustrato proposte e richieste di portata immediata e di lunga gittata. Molte di queste idee sono entrate nel primo documento della Commissione presieduta da Mauro Palma e mi auguro vengano assunte come un piano operativo e non meramente speculativo.

Ultima cosa, decisiva. Occorre rilanciare la campagna della raccolta firme sulle tre leggi di iniziativa popolare su tortura, carcere, droghe. Invito tutte e tutti a organizzarsi per una raccolta autogestita fino al 20 settembre. Basta andare sul sito www.3leggi.it e verificare tutti i modi per partecipare a un esito che deve essere un successo a partire dalle 50.000 firme e per imporre una agenda di riforme efficaci al Parlamento e al Governo.

Da settembre sarà in libreria un nuovo volume su carcere e dintorni, intitolato Volti e maschere della pena, edito da Ediesse che potrà aiutare confronto e dibattito.

 

Franco Corleone

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49° giorno di digiuno: cambiare il decreto sulle carceri

COMUNALI: CANCELLIERI, DISAFFEZIONE CITTADINI ERA NELL'ARIA49° GIORNO DI DIGIUNO

CAMBIARE IL DECRETO PER LA  LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO

La visita della ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri oggi pomeriggio al carcere di Sollicciano avviene in un momento assai preoccupante dopo che la maggioranza al Senato ha impallinato il decreto del Governo che cancellava l’obbrobrio della legge Cirielli sulla recidiva. Mi auguro che questa sia l’occasione per la ministra di riconfermare l’impegno per una riforma minima ma significativa che peraltro giustifica la sopravvivenza del decreto.

La Commissione dei detenuti di Sollicciano ha richiesto un incontro con la ministra per un confronto sulle condizioni di vita del carcere che hanno provocato la condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo per trattamenti inumani e degradanti. Voglio sottolineare che i detenuti hanno aderito alla campagna per le tre leggi di iniziativa popolare sottoscrivendo numerosi le proposte, hanno aderito al digiuno a staffetta per il decreto contro il sovraffollamento con lo “sciopero del carrello”, hanno votato in tanti alle elezioni politiche: insomma hanno scelto la via del dialogo e delle iniziative pacifiche e nonviolente per affermare diritti e dignità, per questo credo abbiano diritto non a generiche promesse ma a fatti concreti per il rispetto e l’applicazione dell’art. 27 della Costituzione.

Mi auguro che la ministra Cancellieri dia speranza alla popolazione detenuta annunciando alcune misure per il carcere di Firenze in attesa di una riforma profonda che la Commissione presieduta da Mauro Palma sta elaborando con profondità e rapidità insieme.

Ecco i punti qualificanti per applicare il Regolamento del 2000 e incentivare responsabilità e autonomia dei detenuti:

1)     Chiusura immediata della Casa di cura e custodia per detenute con seminfermità mentale;

2)     Fine dei lavori per la seconda cucina entro un mese;

3)     Inizio dei lavori al Femminile per il rifacimento dei servizi igienici nelle celle;

4)     Adozione entro la fine dell’anno della tessera telefonica;

5)     Apertura dei refettori per consumare i pasti non in cella;

6)     Previsione di uno spaccio per l’acquisto dei prodotti del sopravvitto eliminando speculazioni e garantendo trasparenza su qualità e prezzi;

7)     Utilizzo del Giardino degli Incontri, l’ultimo progetto dell’architetto Giovanni Michelucci, non solo per i colloqui ma anche per le visite lunghe.

Il Tribunale di Sorveglianza di Firenze nei mesi scorsi ha presentato alla Corte Costituzionale una eccezione sul tema del diritto alla affettività: La Consulta ha affidato il tema al parlamento e sarebbe bello che la ministra annunciasse la presentazione su questo delicato tema di un disegno di legge del governo.

N.B. In Toscana al 31 dicembre 2012 erano presenti 4.148 detenuti, di cui 1.719 (oltre il 40%) per violazione dell’art. 73 della legge Fini-Giovanardi sulle droghe e 1.137 tossicodipendenti: sono cifre impressionanti che spiegano la ragione del sovraffollamento e la necessità di cambiare subito la legge almeno nei punti più repressivi.

Oggi digiuna: Daniela Mantellassi, pensionata

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37° giorno di digiuno: ieri l’incontro con la Ministra Cancellieri

COMUNALI: CANCELLIERI, DISAFFEZIONE CITTADINI ERA NELL'ARIA37° GIORNO DI DIGIUNO

CAMBIARE IL DECRETO PER LA  LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO

Ieri si è svolto il colloquio dei Garanti dei detenuti, con la  Ministra Cancellieri, alla quale è stato presentato un promemoria sui punti più rilevanti del carcere. Di seguito si riporta il suddetto promemoria:

PROMEMORIA PER IL MINISTRO ANNAMARIA CANCELLIERI

I Garanti dei detenuti:

confermano l’adesione alla campagna “3leggi” su tortura, carcere e droghe. In particolare sostengono il digiuno a staffetta perché il decreto sull’esecuzione della pena affronti le modifiche essenziali della legge Fini-Giovanardi per non far entrare in carcere i responsabili di violazione dell’art.73 per fatti di lieve entità e venga favorita l’uscita dal carcere dei detenuti tossicodipendenti;

– richiedono l’applicazione integrale e immediata del Regolamento del 2000 (effettività del diritto alla salute, al lavoro e allo studio; l’eliminazione della speculazione sul sopravvitto; un piano di ristrutturazione degli edifici esistenti secondo criteri di cancellazione del carattere afflittivo della reclusione);

– chiedono una partecipazione attiva del Ministero della Giustizia e del Dap, per il processo di chiusura degli Opg e della Casa di cura e custodia a Firenze;

– sollecitano il superamento delle misure di sicurezza;

– chiedono la presentazione di un disegno di legge per l’istituzione della figura del Garante nazionale dei diritti dei detenuti, come previsto dalla Convenzione internazionale dell’Onu sottoscritta dall’Italia e che dà una scadenza di un anno dal maggio di quest’anno (secondo il testo del Progetto dell’onorevole Corsini della scorsa legislatura)

– invitano a riprendere il tema della riforma del Codice Penale Rocco secondo le linee delle Commissioni Grosso e Pisapia;

– fanno presente la necessità della presentazione di un  disegno di legge sull’affettività in carcere, soprattutto dopo la decisione della Corte Costituzionale sul punto;

– pongono all’attenzione il problema dei detenuti che escono dal carcere senza documenti e l’ inadempienza dell’amministrazione penitenziaria che fa scadere i permessi di soggiorno agli stranieri in carcere: si creano apolidi e irregolari;

– invitano ad affrontare il nodo della presenza dei direttori di carcere destinati ad essere una specie in via di estinzione;

– propongono di unificare l’Italia attraverso la diffusione delle sperimentazioni e delle buone prassi;

– fanno presente la gravità dei problemi riguardante la sanità e la salute, dai suicidi all’autolesionismo, dalla presenza di malati  cronici e terminali, alla continuità terapeutica, dalla certificazione sanitaria, all’assenza di psicologi;

– suggeriscono un’applicazione maggiore della previsione del rimpatrio come misura alternativa dei detenuti stranieri;

– denunciano il passaggio al Cie troppo spesso arbitrario dei detenuti stranieri;

– avanzano la proposta di un servizio civile volontario nell’ultimo anno di pena.

Oggi digiuna Makhanian Shahrokh

Chi intende aderire alla staffetta del digiuno, può contattare la seguente mail: garante.detenuti@comune.fi.it o il seguente numero telefonico: 055-2769137

 

 

 

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25° GIORNO DI DIGIUNO

Corleone a SolliccianoComunicato stampa

25° GIORNO DI DIGIUNO
CAMBIARE IL DECRETO PER LA LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”

APPELLO

Per la staffetta del digiuno, siamo coperti fino al 12 luglio. Se vogliamo accompagnare l’esame del provvedimento, dobbiamo trovare adesioni fino alla fine del mese di agosto. Sotto a chi tocca!

Oggi digiuna Susanna Enriques, Chiesa Battista
Sabato 6 luglio digiuna Claudio Coppini, giornalista
Domenica 7 luglio digiuna Marco Lazzeri, Comunità Interreligiosa di Meditazione di Firenze

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24° giorno di digiuno: il decreto inizia con un errore!

COMUNALI: CANCELLIERI, DISAFFEZIONE CITTADINI ERA NELL'ARIA24° GIORNO DI DIGIUNO

CAMBIARE IL DECRETO PER LA  LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”

IL DECRETO INIZIA CON UN ERRORE!

L’avvocato Michele Passione, del Foro di Firenze rileva, nel decreto 1 luglio 2013 n. 78, “Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena” la seguente incogruenza all’art. 2 lettera b) lettera3): “il decreto riformula il comma 1 quater della detenzione domiciliare e riscrive la cosiddetta anticipatoria, articolandola diversamente e rimandando la disciplina all’art. 47 comma 4 bis (che avrebbe dovuto riscrivere la applicazione provvisoria dell’affidamento). Ora di questo comma 4 bis dell’art. 47 non c’è traccia, nonostante c’è un rimando per le provvisorie a quella disciplina”.

APPELLO

 Per la staffetta del digiuno, siamo coperti fino al 12 luglio. Se vogliamo accompagnare l’esame del provvedimento, dobbiamo trovare adesioni fino alla fine del mese di agosto. Sotto a chi tocca!

Oggi digiuna  Beppe Battaglia, associazione Liberarsi, Renzo Ottaviani, Chiesa Battista.

 

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23* giorno di digiuno

Immagine 3623° GIORNO DI DIGIUNO

CAMBIARE IL DECRETO PER LA  LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”

 E’ in vigore dal 1° luglio il Decreto n. 78, Disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena.

Sul decreto, appare oggi sul Il Manifesto, nella rubrica di Fuoriluogo, un commento di Sandro Margara, Carcere, addio alla Cirielli. E il resto?  Di seguito l’inizio dell’articolo: “Che cosa dire del decreto legge 26/6/2013, appena  varato dal nuovo ministro della Giustizia Cancellieri? Ci sono luci e ombre, che è già qualcosa di questi tempi”.

APPELLO

 Per la staffetta del digiuno, siamo coperti fino al 12 luglio. Se vogliamo accompagnare l’esame del provvedimento, dobbiamo trovare adesioni fino alla fine del mese di agosto. Sotto a chi tocca!

Oggi digiuna  Manuela Deorsola,  Unione Camere Penali.