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In Primo Piano Le droghe

Presentazione Libro Bianco sulle droghe 2016

Schermata 2016-06-29 alle 08.38.06Martedì 28 giugno 2016 alle ore 11,30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (Via della Missione 4) si è tenuta la presentazione del 7° Libro Bianco sulla legge sulle droghe promosso da La Società della Ragione ONLUS insieme a Forum Droghe, Antigone e CNCA e con l’adesione di CGIL, Comunità di San Benedetto al Porto, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA, Associazione Luca Coscioni.

Sono intervenuti: Franco Corleone, Stefano Anastasia, Marco Perduca, Gennaro Santoro, Stefano Cecconi, Daniele Farina, Sergio Lo Giudice.

Fonte: http://webtv.camera.it/evento/9695

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In Primo Piano Le carceri Rassegna Stampa

Opg addio, ma nelle nuove strutture è già emergenza posti

Il documento

Opg addio, ma nelle nuove strutture è già emergenza posti

Entro tre mesi devono sparire definitivamente. Le Rems, residenze per le misure di sicurezza, sono già attive. Una svolta. Ma i posti sono pochi e la richiesta sproporzionata. Ecco la relazione del commissario incaricato dal governo di vigilare sull’applicazione della legge

Da l’Espresso di Giovanni Tizian 30 maggio 2016

Sono gli ultimi 63. Divisi tra Montelupo Fiorentino, Barcellona Pozzo di Gotto e Aversa. Sono gli ultimi a vivere  internati negli Ospedali psichiatrici giudiziari. Dopo di loro la “fase dell’orrore”, così definita dall’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano, tramonterà definitivamente. Entro tre mesi, infatti, gli Opg saranno il passato. Il trasferimento dei reclusi è iniziato già da qualche tempo.

Si è passati infatti dalle 97 persone ristrette di febbraio scorso alle 63 di maggio. I dati sono contenuti nella relazione finale che verrà presentata al governo da Franco Corleone, già sottosegretario alla Giustizia, nella veste di commissario con il compito di vigilare sull’attuazione della legge che poneva come termine della chiusura definitiva degli Opg il 31 marzo 2015. Al posto delle vecchie strutture di reclusione sono già state attivare le Rems, le residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza. Sono presidi sanitari che fanno parte di una rete di servizi sociali e sanitari.

Non si tratta, quindi, di semplice sostituzione e mutamento del nome, bensì di un vero e proprio cambiamento radicale dell’approccio alla detenzione delle persone che un tempo erano destinate agli Opg. «Un grande salto in avanti che ci pone all’avanguardia nel mondo, come fu, del resto, per la legge Basaglia», è soddisfatto Corleone.

Il lavoro del commissario è stato proprio quello di garantire la chiusura degli ex ospedali e il ricovero presso le Rems. Un percorso non semplice. «Una volta chiusi gli Opg», spiega a “l’Espresso” Franco Corleone, «ci si potrà concentrare sul monitoraggio delle Rems. Sarà un lavoro lungo. Perché ogni struttura ha un regolamento suo e non va dimenticato che sono nate per abolire “l’ergastolo bianco”. Per chi entra nelle Rems c’è un percorso ben definito, sottoposto a verifiche. Che mira al reinserimento».

Il commissario, però, ha già individuato i primi nodi critici nella gestione delle nuove “residenze”. Sono poche e i posti attualmente disponibili non sono sufficienti a coprire il fabbisogno del circuito penale. «La questione è stabilire regole certe per l’inserimento nelle Rems, andrebbero utilizzate solo come extrema ratio», prosegue Corleone, «Ma dai dati emerge una differenza notevole da regione a regione tra le decisioni dei giudici. Solo stabilendo procedure certe si farà in modo che i posti non vengano occupati in maniera discrezionale. È urgente muoversi in questa direzione perché già così si rischia il collasso del sistema. Ci sono, infatti, un centinaio di persone che aspettano di essere inserite nelle Rems. A Palermo, per esempio, la procura ci ha segnalato tre casi molto gravi per i quali non si riesce a trovare spazio».

Alla data del 21 aprile, le Rems presenti sul territorio nazionale erano 23. Dovranno diventare in tutto 30. Le strutture sono così suddivise: quattro nel Lazio e in Campania; tre in Friuli Venezia Giulia; due in Emilia Romagna e Sicilia; una sola in Sardegna, Basilicata, Puglia, Veneto, Marche, Toscana, Trentino, Piemonte. Sono in corso delle nuove aperture (Abruzzo – Barete) e degli ampliamenti in quelle già aperte (Palombara Sabina nel Lazio, Nogara in Veneto, Volterra in Toscana). Ci sono poi altre per le quali sono previsti tempi di realizzazione più lunghi come: Liguria, Calabria e Puglia. Regioni, queste, inadempienti. Tranne che per le Rems di Nogara e Udine, aperte i primi mesi del 2016, le altre sono operative nel 2015.

Il numero di ospiti presenti nelle Rems variano da un minimo di 2 (Friuli Venezia Giulia) ad un massimo di 28 (Toscana – Volterra). I pazienti presenti nelle Rems ad oggi sono 331. In totale sono 464 le persone che sono state inserite e 133 le persone che sono poi state dimesse. L’uscita di quest’ultime è un segnale positivo. Perché il flusso in uscita conferma il superamento della pena infinita valida negli Opg.

La relazione firmata dal commissario Franco Corleone analizza, poi, la situazione interna delle Residenze: «Su 23 strutture 17 non hanno una stanza appositamente adibita alla contenzione. In tre ci sono stanze chiamate di “descalation” nelle quali si ospitano pazienti particolarmente agitati per evitare comportamenti etero o auto aggressivi; in una sono presenti due camere video sorvegliate, due strutture dichiarano che non è ancora presente un’area appositamente adibita ma che hanno intenzione di predisporne una per la messa in sicurezza di pazienti con agìti violenti per la loro sicurezza ma anche per la sicurezza degli altri pazienti e del personale».

Per quanto riguarda, invece, gli episodi di contenzione, dai dati acquisiti dal commissario risulta che su 23 Rems 17 hanno dichiarato che non se ne sono verificati. In 6 strutture, invece, sono stati registrati diversi casi. Spiccano i cinque episodi nella Casa di cura San Michele di Bra (Piemonte).

Nel documento c’è poi un focus sulla struttura, ex Opg, riconvertiva in Rems di Castiglione dello Stiviere: «Vengono effettuate regolarmente delle contenzioni. Nel periodo che va dal 1 aprile 2015 al 31 marzo 2016, sono stati registrati 918 episodi che hanno interessato 59 pazienti. Si tratta di un numero di contenzioni molto alto ma in ogni caso va segnalato che tra queste contenzioni, 742 sono rivolte a una donna che presenta un quadro di ritardo mentale grave e manifesta comportamenti etero e autoaggressivi con tentativi di autoenucleazione degli occhi».

A Castiglione dello Stiviere e Pontecorvo vengono ospitate la maggior parte delle donne inserite nelle Rems. A Castiglione sono presenti 33 donne (Lazio 3, Lombardia 19, Piemonte 2, Sicilia 3, Toscana 1, Umbria 1, Veneto 4). A Pontecorvo sono presenti 11 donne.

Un altro nodo da sciogliere, segnalato più volte nella relazione, riguarda le misure provvisorie. Quelle situazioni, cioè, in cui non c’è un giudizio nemmeno di primo grado. Sono provvedimenti perciò non definitivi. Un tema questo sottolineato più volte dal commissario, che conclude il lavoro con un auspicio: « Mi auguro che in questi mesi sia anche affrontato, attraverso uno strumento legislativo adatto, il chiarimento sulla natura delle Rems e sulle persone destinatarie delle misure di sicurezza provvisorie».

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Fondazione Rosselli: giornata di studi sull’interventismo democratico

aldo_rosselliFondazione Circolo Rosselli
Venerdì 6 maggio 2016
Spazio QCR via Alfani 101 rosso
Firenze
 
CENTENARIO DELLA MORTE DI ALDO ROSSELLI
Giornata di studi sull’interventismo democratico
 
I Sessione
Ore 10.30
Presiede Valdo Spini
Luigi Tomassini (Università di Bologna), I socialisti fiorentini tra interventismo e neutralismo
Mirco Bianchi (Istituto storico della Resistenza Toscana), Scatti di vita militare. Carlo Rosselli nelle foto dell’archivio GL (1915-1918)
Giovanna Amato (Biografa di Amelia Pincherle Rosselli), “Topinino va alla guerra”
II Sessione
Ore 15.00
Presiede Massimo Tarassi
Paolo Bagnoli (Università di Siena), Una famiglia, un destino
Gabriele Paolini (Università di Firenze), Matite acuminate. Interventismo e stampa satirica
Franco Corleone (Garante diritti detenuti Regione Toscana), Politica e affetti. La memoria alla prova del tempo
 
Info: Spazio QCR tel 055/2658192 – www.rosselli.org – fondazione.circolorosselli@gmail.com
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In Primo Piano Le carceri

REMS: Franco Corleone commissario per il superamento degli OPG

Corleone a SolliccianoSu proposta dei Ministri della Salute Beatrice Lorenzin e della Giustizia Andrea Orlando, il Consiglio dei ministri  ha nominato Franco Corleone  Commissario unico del Governo per le procedure necessarie al definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) con il completamento delle Rems (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) nelle Regioni Abruzzo, Calabria, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto, in esercizio del potere sostitutivo a norma dell’articolo 8 della legge n.131 del 2003.

La nomina è stata approvata dal Consiglio dei Ministri tenutosi oggi. Lo rende noto con un comunicato stampa Palazzo Chigi.

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I volti dell’Alienazione a Roma

I VOLTI DELL'ALIENAZIONE. Disegni di Roberto Sambonet. Roma, Museo di Roma in Trastevere 25 marzo – 3 maggio 2015. Inaugurazione: martedì 24 marzo ore 18.00I VOLTI DELL’ALIENAZIONE

Disegni di Roberto Sambonet

Roma, Museo di Roma in Trastevere

25 marzo – 3 maggio 2015

Inaugurazione: martedì 24 marzo ore 18.00

Oggi oltre 700 persone in Italia sono internate negli ospedali psichiatrici giudiziari. La loro definitiva chiusura è stata stabilita da un decreto, convertito in legge il 17 febbraio 2012, con scadenze via via prorogate. L’ultima data fissata è per il 31 marzo 2015 e la mostra I volti dell’alienazione sarà ospitata dal Museo di Roma in Trastevere proprio a cavallo della fatidica data (dal 25 marzo al 3 maggio 2015) per dare il proprio contributo a questa campagna di sensibilizzazione.

La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti umani e sociali, con la collaborazione dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet e di StopOPG, è a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli e raccoglie 40 disegni e 70 studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet.

Attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, l’esposizione racconta e indaga il complesso fenomeno del disagio mentale.

Sambonet ha trascorso sei mesi nei reparti dell’ospedale, conducendo una sua personale ricognizione e ha ritratto gli internati in una serie di opere di grande intensità, a china e a matita, ma tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che nel 1977 è stato raccolto nel volume Della Pazzia (M’Arte Edizioni, Milano 1977).

Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Dino Campana, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire e altri.

Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, è stato un importante pittore, designer e grafico. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Ha partecipato all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si è trasferito in Brasile, dove il suo linguaggio artistico ha vissuto una maturazione molto importante che lo ha condotto verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.

La mostra, già ospitata dalla Fabbrica del Vapore di Milano, dal Teatro Chille de la balanza di Firenze e dal Palazzo Municipale di Ferrara, in autunno sarà allestita a Pavia e a Trieste.

In occasione della mostra è stato pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato con il contributo della società Cosmec.

SCHEDA INFO

Mostra I volti dell’alienazione. Disegni di Roberto Sambonet
Dove Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio, 1B
Inaugurazione Date mostra  24 marzo ore 18.0025 marzo – 3 maggio 2015
Orari Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00;La biglietteria chiude alle ore 19.00;Chiuso lunedì
Biglietti  Intero € 8,50; Ridotto € 7,50gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info  Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
www.societadellaragione.it

 

Enti proponenti  Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo -Sovrintendenza Capitolina ai Beni CulturaliLa Società della Ragione
In collaborazione con A cura di Servizi museali 

 

Archivio pittorico Roberto Sambonet e StopOPGFranco Corleone e Ivan NovelliZètema Progetto Cultura 

 

Con il contributo di  MasterCard Priceless Rome; Vodafone; Cosmec

 

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Digiuno per la chiusura degli OPG

stop-opg-digiunoChiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, senza proroghe e senza trucchi
“… luoghi indegni per un Paese appena civile” (Giorgio Napolitano)

La data per la chiusura degli OPG si avvicina: il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge.

Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata.

E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali.

Perciò continua la mobilitazione:

  • per far chiudere gli  OPG al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi
  • per la nomina di un Commissario per l’attuazione della legge 81/2014 sul superamento degli Opg
  • per fermare i nuovi ingressi e favorire le dimissioni, con buone pratiche per la salute mentale, una buona assistenza socio sanitaria nel territorio,
  • per evitare che al posto degli Opg crescano nuove strutture manicomiali (le cosiddette Rems: i “mini Opg” il cui numero può e deve essere invece drasticamente ridotto)

L’Appello è promosso per stopOPG da:

Stefano Cecconi (Cgil nazionale), don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) Franco Corleone (Garante diritti dei detenuti Toscana), Adriano Amadei (Cittadinanzattiva referente salute mentale), Denise Amerini (Fp Cgil), Stefano Anastasia (Società della Ragione), Cesare Bondioli (Psichiatria Democratica), Antonella Calcaterra (Camera Penale di Milano), Enzo Costa (Auser nazionale), Vito D’Anza, Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice (Conferenza Permanente Salute Mentale nel Mondo), Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Patrizio Gonnella (Antigone), Fabio Gui (Forum Salute e Carcere), don Giuseppe Insana (Ass. Casa di Barcellona Pozzo di Gotto, Elisabetta Laganà (Presidente Conf. Naz. Volontariato Giustizia), Aldo Mazza (Edizioni Alphabeta Verlag), Anna Poma (coop. Con.Tatto), Alessandro Sirolli (Associazione180Amici Aq), Gabriella Stramaccioni (Libera) Gisella Trincas (Unasam), don Armando Zappolini (Cnca)

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I miei articoli In Primo Piano

Carcere, Napolitano vive e lotta con noi

corleone-napolitanoGiorgio Napolitano è noto per l’estrema prudenza che lo contraddistingue nelle scelte politiche e anche nei nove anni di presidenza della repubblica ha esercitato in molte (troppe secondo i critici) occasioni questa virtù che gli deriva da una cultura politica costruita sul senso di responsabilità.

In rare occasioni ha rotto questo incantesimo e ha scelto un piglio radicale. Se non, come ha ricordato Stefano Anastasia su queste pagine (il manifesto, 7 gennaio 2015), sulla questione delle carceri e sul tema dell’Ospedale psichiatrico giudiziario.

Vale la pena ricordare le sue parole pronunciate il 28 luglio 2011 in un convegno del Partito Radicale: quella carceraria è “una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile” che ha raggiunto “un punto critico insostenibile”, “una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma, per la sofferenza quotidiana – fino all’impulso a togliersi la vita – di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate è quasi un eufemismo, per non parlare dell’estremo orrore dei residui psichiatrici giudiziari, inconcepibile in qualsiasi paese appena appena civile”. Ribadiva la sua denuncia sottolineando “l’abisso che separa la realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale sulla funzione rieducatrice della pena e sui diritti e la dignità della persona. E’ una realtà non giustificabile in nome della sicurezza, che ne viene più insidiata che garantita”.

Quel documento costituì la spinta per una lettera aperta al Presidente della Repubblica, primo firmatario il prof. Andrea Pugiotto, in cui si chiedeva l’invio di un Messaggio alle Camere. Fu sottoscritta da 139 giuristi e da alcuni Garanti dei diritti dei detenuti e indirizzata al Quirinale il 3 luglio 2012. Finalmente l’8 ottobre 2013 l’appello fu raccolto. Una scelta meditata e sofferta, tenendo conto che è stata l’unica volta che è stato utilizzato l’art. 87 della Costituzione per sollecitare una assunzione di responsabilità da parte del Parlamento.

La delusione per l’inadeguatezza della politica rispetto agli obiettivi di riforma della giustizia è sconfinata. Patrizio Gonnella, Luigi Manconi e chi scrive hanno inutilmente lanciato un appello per consentire al presidente Napolitano come ultimo atto del suo mandato la nomina del Garante nazionale dei diritti dei detenuti. Così non è stato, purtroppo.

Ma ora il timore è che la scelta del nuovo Presidente non sia all’altezza della crisi dello stato di diritto; una condizione che è resa drammaticamente emblematica anche dal fatto che migliaia di detenuti condannati dalle norme della legge incostituzionale Fini-Giovanardi stanno scontando una pena illegittima.

E’ davvero inquietante che si avanzi la candidatura di Paola Severino che da Ministro della Giustizia in Senato durante la discussione della legge anticorruzione non si peritò di tessere l’elogio di Alfredo Rocco, autore del codice del regime fascista, architrave dello stato etico. E’ ancora più grave un ministro della Repubblica ignori che Rocco concepì il regolamento carcerario del 1931 funzionale alla concezione della pena della dittatura. Questa presa di posizione allucinante non suscitò scandalo e sdegno per distrazione o non consapevolezza dei valori della Costituzione.

C’è bisogno che l’attenzione di Napolitano al carcere diventi una tradizione istituzionale della Presidenza della Repubblica. C’è bisogno di una personalità che non firmi leggi incostituzionali, che sia garantista e abbia come faro i diritti e la dignità dei cittadini, tutti, anche quelli privati della libertà. Esiste? Forse più di uno, a me non dispiacerebbe un ex presidente della Consulta che, addirittura, fuma la pipa come Pertini.

Franco Corleone per la rubrica settimanale di Fuoriluogo su il Manifesto del 21 gennaio 2015

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Agenda In Primo Piano Le droghe

Fini-Giovanardi a giudizio

locandina-webContinua la campagna di sensibilizzazione per vedere affermata l’incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe lanciata dalla Società della Ragione nei mesi scorsi.

La Corte Costituzionale deciderà il 12 febbraio. Dopo sette anni di repressione e di effetti terribili sulla giustizia e sul carcere si potrà voltare pagina.

Il 21 gennaio 2014 a Roma presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati organizzeremo un seminario di approfondimento giuridico e politico sulla legge sulle droghe. A breve maggiori dettagli ed il programma completo.

La Società della Ragione ONLUS
in collaborazione con Antigone, CNCA, Forum Droghe, Magistratura Democratica, Unione Camere Penali Italiane

Fini-Giovanardi a giudizio

Seminario sulla legge sulle droghe e sui suoi profili di costituzionalità

Roma, martedì 21 gennaio 2014, ore 9,30-13,30
Camera dei deputati, Sala delle colonne, Via Poli 19

Presiede
Stefano Anastasia

Introduce
Luigi Saraceni

Interventi programmati:
Antonella Calcaterra, Giuseppe Cascini, Sandro Gamberini, Michele Passione, Michela Porcile, Andrea Pugiotto, Carlo Renoldi, Marco Ruotolo, Valerio Spigarelli, Fabio Valcanover

A seguire tavola rotonda
Quale legge dopo la  Fini-Giovanardi?

Intervengono:
Benedetto Della Vedova, Daniele Farina, Donatella Ferranti, Vittorio Ferraresi, Luigi Manconi, Ivan Scalfarotto

Coordina
Franco Corleone

E’ obbligatoria l’iscrizione a info@societadellaragione.it entro il 17 gennaio 2013.
Gli uomini, per accedere alla sala, devono indossare la giacca.
Il seminario è in fase di accreditamento per 4 crediti formativi per gli avvocati.

fascicolo-costituzionalita-fini-giovanardiDossier “Droghe e Carcere: voltiamo pagina”
Vi ricordiamo che potete scaricare l’ultimo dossier sull’incostituzionalità della legge sulle droghe dal sito de La Società della Ragione, sezione “Ricerche e Studi”
http://www.societadellaragione.it/2013/12/31/droghe-e-carcere-voltiamo-pagina-2/

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In Primo Piano Le carceri

Carcere. Serve una sessione parlamentare straordinaria.

Appello-3leggiE’ stata pubblicata sabato sul settimanale LEFT la lettera aperta delle Associazioni che hanno dato vita al comitato promotore delle #3leggi su Tortura, Carcere e Droghe rivolta al Ministro della Giustizia e ai Parlamentari della Repubblica Italiana.

Dopo l’attenzione istituzionale e mediatica sul carcere, prima grazie al messaggio del Presidente della Repubblica, e poi per il caso “Ligresti” pare infatti tornato il silenzio sulla drammatica situazione nelle nostre prigioni. Nel testo le associazioni ricordano che entro la primavera del 2014 l’Italia dovrà non solo dar vita ad “un organismo terzo di garanzia nei luoghi di detenzione” ma soprattutto “dare alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che è pronta a condannare per tortura l’Italia e a risarcire migliaia di detenuti per il trattamento subito nelle nostre carceri sovraffollate”.

Vista l’urgenza umanitaria, sociale e politica determinata dall’inazione di Governi e Parlamenti che si sono succeduti negli anni, sono state depositate alla Camera dei Deputati quattro proposte di legge (PdL Camera 1799/1800/1801/1802 a prima firma Coccia, Migliore, Raciti e Scalfarotto) che riprendono le proposte di iniziativa popolare e contengono “provvedimenti seri ed efficaci” per risolvere in modo duraturo il problema del sovraffollamento carcerario.

Le Associazioni propongono “un cambio radicale della legislazione sulle sostanze stupefacenti per smettere di reprimere i consumatori e far uscire i tossicodipendenti dal carcere; politiche di decongestionamento delle carceri a partire dall’abrogazione della legge Cirielli sulla recidiva, da un minore uso della custodia cautelare e dalla depenalizzazione di tutto ciò che riguarda l’immigrazione; l’introduzione del delitto di tortura nel codice penale; l’istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti”. Per questo propongono di “finirla con gli interventi retorici o le polemiche strumentali” e avviare una sessione parlamentare straordinaria sulle carceri che permetta di incardinare ed approvare in tempi brevi “riforme che durino nel tempo” come quelle contenute nelle #3leggi.

Sul testo della lettera aperta è stata inoltre avviata in queste ore una raccolta di adesioni on line reperibile all’indirizzo www.3leggi.it/sessioneparlamentare

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Agenda In Primo Piano

Il carcere a giudizio

carcere-a-giudizioIl carcere a giudizio
La condizione detentiva in Italia e la condanna della Corte Europea

SEMINARIO promosso da
Consiglio Regionale della Toscana
Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive
della libertà personale della Toscana
Fondazione Giovanni Michelucci

20 dicembre 2013, ore 9.30-14.00
Firenze, via Cavour 18, Sala delle Feste in Palazzo Bastogi

ore 9.30 – Apertura dei lavori
Alberto Monaci
Presidente del Consiglio Regionale della Toscana
Luigi Marroni
Assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana

Presentazione del libro “Il carcere al tempo della crisi”
Alessio Scandurra
Fondazione Giovanni Michelucci

ore 10.30 – Relazioni
La lotta contro il tempo. La Toscana lancia la sfida della riforma?
Franco Corleone
Garante regionale dei diritti delle persone detenute della Toscana

Un percorso di uscita dalla crisi
Mauro Palma
Presidente Commissione ministeriale per le questioni penitenziarie

La salute dentro le carceri
Grazia Zuffa
Comitato nazionale di Bioetica

La visione costituzionale della pena
Andrea Pugiotto
Docente di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara

Ore 11.45 – Pausa aperitivo

Ore 12.00 – Interventi
Antonietta Fiorillo
Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze
Michele Passione
Osservatorio carcere dell’Unione camere penali italiane
Adriana Tocco
Garante regionale dei diritti delle persone detenute della Campania
Carmelo Cantone
Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria
Armando Zappolini
Presidente nazionale CNCA

Dibattito

Conclusioni
Alessandro Margara

Segreteria Garante Regionale dei diritti delle persone detenute tel. 055 2387802/ 055 2387806
garante.dirittidetenuti@consiglio.regione.toscana.it / i.baldacci@consiglio.regione.toscana.it
Fondazione Michelucci tel. 055 597149 segreteria@michelucci.it