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Bolzaneto, promotori #3leggi: introdurre reato di tortura

Schermata 2013-06-14 alle 19.54.05BOLZANETO, PROMOTORI #3LEGGI: INTRODURRE REATO DI TORTURA

IL REGISTA DI “DIAZ” A SOSTEGNO DELLE LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE SU TORTURA, CARCERI, DROGHE
“La conferma in Cassazione della sentenza della Corte d’Appello sui gravissimi fatti di Bolzaneto ribadisce ancora una volta l’urgente necessità di introdurre il reato di tortura nel codice penale italiano, un obbligo al quale l’Italia si sottrae ormai da quasi 25 anni”, lo dichiarano in una nota i promotori delle “#3leggi per la giustizia e i diritti”.
La campagna sulle tre proposte legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di tortura nell’ordinamento italiano, intervenire sulle norme che producono sovraffollamento carcerario e modificare la legge Fini-Giovanardi sulle droghe incassa oggi il sostegno del regista del film “Diaz” Daniele Vicari, protagonista di uno spot-appello nel quale invita a firmare le proposte perché farlo è “una questione di civiltà”.
A questo link lo spot del regista di Daniele Vicari a sostegno della campagna “#3leggi”: http://www.youtube.com/watch?v=Wn4vxGjSv5c
La campagna “Tre leggi per la giustizia e i diritti” è promossa da un ampio cartello di associazioni e organizzazioni impegnate sul fronte dei diritti umani, tra cui: A Buon diritto, Acat Italia, L’Altro Diritto, Associazione 21 luglio, Associazione difensori di Ufficio, A Roma, insieme – Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Consiglio italiano per i rifugiati – Cir, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Rete della Conoscenza, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere.
Il prossimo 26 giugno, in occasione della concomitanza della Giornata Mondiale contro la Tortura e sulle Droghe, si terrà una manifestazione nazionale e sarà possibille firmare le #3leggi nelle più grandi piazze d’Italia.
Tutte le informazioni sulla campagna, i punti di raccolta firme e le iniziative in programma sono disponibili al sito: www.3leggi.it.

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Droghe, carcere, diritti umani: da lunedì digiuno a staffetta

Immagine 364° GIORNO DI DIGIUNO
“SUBITO UN DECRETO LEGGE PER LA LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”

Franco Corleone, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, ha dichiarato: “ La mobilitazione per il giorno 26 giugno per una grande raccolta delle firme delle tre proposte di legge di iniziativa popolare sta prendendo corpo. Occorre accentuare l’impegno, con l’obbiettivo di avvicinarci alle 50mila firme proprio per fine giugno.

E’ confermata l’intenzione del Governo di emanare un decreto legge sulle questioni del carcere. E’ uno strumento unico e irripetibile che non può essere sprecato con provvedimenti minimali e parziali. Per questo suggerisco che con le associazioni e con i movimenti si faccia il massimo di pressione affinché il decreto legge contenga le proposte elaborate dal Cartello per le leggi di iniziativa popolare e integralmente i contenuti della Commissione del CSM presieduta dal professor Giostra.

Aspettiamo ancora la fissazione degli incontri istituzionali che abbiamo chiesto.

Da lunedì partirà il digiuno a staffetta con Renzo Magosso (giornalista).

In attesa di buone notizie, vi do appuntamento a lunedì.”

Per contatti e adesioni al digiuno: garante.detenuti@comune.fi.it.

 

 

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Sabbia negli occhi

3° GIORNO DI DIGIUNO
“SUBITO UN DECRETO LEGGE PER LA LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”

Carceri InferniFranco Corleone, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, ha dichiarato: “La questione del carcere sta imponendosi all’attenzione del Parlamento e del Governo. La decisione che verrà assunta non potrà essere parziale, limitata e quindi inefficace. Non si può sprecare uno strumento delicato come il decreto legge. Soprattutto dopo l’invio alla Corte Costituzionale della Legge Fini Giovanardi da parte della Corte di Cassazione, non si può non affrontare le modifiche degli aspetti più devastanti della legge, che si è rivelata la causa principale del sovraffollamento.

Le proposte chiare sono sul tappeto da tempo. Il Governo deve raccogliere i contenuti delle proposte di legge di iniziativa popolare e quelli della Commissione del Csm, presieduta dal professor Giostra. Tutto il resto sarebbe sabbia negli occhi.”

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Secondo giorno di digiuno

Corleone a Sollicciano2° GIORNO DI DIGIUNO
“SUBITO UN DECRETO LEGGE PER LA LEGALITA’ NELLE CARCERI E PER SUPERARE IL SOVRAFFOLLAMENTO”

Franco Corleone, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, ha dichiarato: “Sono giunte in queste ore molte attestazioni di solidarietà e soprattutto altrettante disponibilità a partecipare ad una staffetta per il digiuno che ho iniziato.

Ringrazio tutti e tutte e nei prossimi giorni verificheremo le modalità di un coinvolgimento di più persone. Ribadisco che il primo impegno deve essere quello di organizzare e/o partecipare alla raccolta delle firme il giorno 26 giugno, sulle tre leggi di iniziativa popolare (tortura, carcere, droghe).

Comunque oggi è una buona giornata per la decisione della Corte di Cassazione di rinviare alla Corte Costituzionale la legge Fini Giovanardi.

E’ una vittoria per chi come noi ha denunciato la incostituzionalità della legge per lungo tempo e in particolare per la Società della Ragione che dall’inizio del 2012 aveva individuato questa nuova strada per combattere la legge criminogena.

Su molti giornali trovate notizie, ma in particolare vi invito a leggere Il Manifesto, che ha dedicato a questa vicenda l’intera pag. 5 con un articolo di Eleonora Martini e un mio commento.”

Grazie a domani.

 

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Troppo silenzio sul carcere. Corleone digiuna e chiede un decreto legge

Corleone a Sollicciano“Troppo silenzio sul carcere”
Franco Corleone inizia un digiuno per la Riforma
Un decreto legge subito

La Grande Chambre della Corte di Strasburgo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’Italia avverso la sentenza Torreggiani ed altri e quindi da fine maggio è scattato il conto alla rovescia per evitare pesanti sanzioni giudiziarie e riflessi economici negativi.

Il Parlamento e il Governo devono adottare urgentemente provvedimenti per annullare il sovraffollamento che è circa di 20mila persone in più rispetto alla capienza regolamentare.

E’ in corso la raccolta delle firme per tre proposte di legge di iniziativa popolare che rappresenterebbero una svolta decisiva per l’affermazione dei diritti umani,  per un  miglioramento delle condizioni di vita per i detenuti e attraverso la modifica della Legge Fini – Giovanardi, a un minor ingresso  in carcere di consumatori di sostanze stupefacenti e l’uscita di detenuti tossicodipendenti.

La raccolta delle firme  procede con successo, ma è carente di una adeguata informazione.

Il 26 giugno, giornata mondiale sulla tortura e sulle droghe, il Cartello di Associazioni promotore della giornata, intende anche realizzare  un centinaio di punti di raccolta delle firme in tutta Italia, per raggiungere l’obiettivo delle 50mila firme e consegnarle al Parlamento nel mese di luglio, in modo che possano essere prese in esame dalla Camera dei Deputati nel mese di settembre.

Ovviamente altri provvedimenti (ad esempio  quello sull’affettività) dovranno essere presi in esame dal Parlamento in una sessione speciale.

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Spot di Ascanio Celestini a sostegno delle 3 leggi per la Giustizia e i Diritti

celestini2CARCERI: SPOT DI ASCANIO CELESTINI A SOSTEGNO DELLE 3 LEGGI PER LA GIUSTIZIA E I DIRITTI
Dall’attore un appello a firmare le leggi di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di tortura, le legalità nelle carceri e la modifica della legge sulle droghe

L’attore Ascanio Celestini si schiera a sostegno delle tre leggi di iniziativa popolare sulla tortura, le carceri e la droga con uno spot lanciato oggi sul sito www.3leggi.it e sui profili facebook e twitter della campagna “Tre leggi per la giustizia e i diritti”.
Nel suo inconfondibile stile da menestrello, Celestini racconta le drammatiche condizioni di vita nelle nostre carceri sovraffollate, dove i detenuti hanno a disposizione meno spazio di quello previsto dalle normative europee per i maiali negli allevamenti, e dove spesso “non possono scendere contemporaneamente dai loro letti a castello su quattro livelli, perché tutti in piedi non c’entrerebbero”. Dove oltre il 40 per cento dei reclusi è in attesa di giudizio, e quindi “sconta una pena senza aver ricevuto una condanna”, e un terzo è tossicodipendente e quindi continua ad andare in cerca di droga o, in alternativa, di psicoformaci, perché “la finalità di questa tipologia di carcere è tenere buoni i detenuti e stordirli”.
“Per questo – spiega Celestini – stiamo raccogliendo le firme su tre proposte di legge di iniziativa popolare” per l’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano, il rispetto dei diritti e della legalità nelle carceri attraverso misure come il numero chiuso e l’istituzione del Garante nazionale dei detenuti, e per la modifica della legge sulle droghe responsabile di tanta inutile carcerazione.
“Dateci un mano!”, è l’appello finale di Ascanio Celestini per raggiungere il traguardo delle 50 mila firme.
La campagna “Tre leggi per la giustizia e i diritti” è promossa da un ampio cartello di associazioni e organizzazioni impegnate sul fronte dei diritti umani, tra cui: A Buon diritto, Acat Italia, L’Altro Diritto, Associazione 21 luglio, Associazione difensori di Ufficio, A Roma, insieme – Leda Colombini, Antigone, Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Consiglio italiano per i rifugiati – Cir, Cgil, Cgil – Fp, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il detenuto ignoto, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura, Naga, Progetto Diritti, Ristretti Orizzonti, Rete della Conoscenza, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia penitenziaria, Unione Camere penali italiane, Vic – Volontari in carcere.
Il prossimo 1° giugno il coordinamento nazionale dei garanti dei detenuti organizzerà una raccolta firme dentro e fuori le carceri, mentre l’8 e il 26 giugno sarà possibile firmare le tre proposte di legge in tutte le piazze d’Italia.
Tutte le informazioni sulla campagna, i punti di raccolta firme e le iniziative in programma sono disponibili al sito: www.3leggi.it.
Il link allo spot di Ascanio Celestini: http://www.3leggi.it/?p=694
Ecco lo spot:

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L’ultima occasione per il Governo

Il Presidente Monti, dopo aver incontrato Marco Pannella, ha dichiarato di avere ricavato elementi per riflettere sul carcere.
Non c’era bisogno di vedere il corpo scarnificato del leader radicale per sapere che cosa fare.
Sessanta giorni fa, un cartello di autorevoli personalità del mondo del volontariato e delle associazioni che si occupano di giustizia e di Garanti, inviarono al Governo una Lettera Aperta, con la richiesta di un decreto legge contro il sovraffollamento, per non fare entrare in carcere i consumatori di sostanze stupefacenti e per fare uscire i tossicodipendenti.
Il silenzio agghiacciante è stato un insulto, prima di tutto contro il Presidente della Repubblica, che invano aveva chiesto misure strutturali per interrompere lo stato di illegalità delle galere italiane. La stessa richiesta accolta con supponenza dal Governo, era stata fatta dalla Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduta dal professor Giostra.
Per denunciare l’ignavia del Governo, ho inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente della Repubblica e perché fossero chiare le responsabilità.
Mi auguro che Monti e la Ministra della Giustizia pro tempore, Severino non pensino di affrontare la tragedia limitandosi a sollecitare l’approvazione della legge sulla messa alla prova, all’esame del Senato.
Sarebbe l’estremo insulto ai detenuti.

Franco Corleone, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Firenze

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Lettera aperta al Presidente Monti e ai Ministri Severino e Riccardi

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MONTI
E AI MINISTRI SEVERINO E RICCARDI

Gentile Presidente Monti,
lunedì 22 ottobre è iniziato un digiuno collettivo che coinvolgerà decine, forse centinaia, di esponenti delle associazioni che si occupano di giustizia e del carcere, del volontariato, di avvocati e di operatori penitenziari, di garanti dei diritti dei detenuti e di esponenti della società civile con una richiesta semplice al Governo: subito un decreto legge per far cessare la vergogna del sovraffollamento nelle carceri italiane che offende il senso di umanità e che viola la Costituzione.
Il Presidente Napolitano ha di recente rivolto l’ennesimo invito perché siano approvate misure strutturali per superare una condizione carceraria che vanifica l’art. 27 della Costituzione (oltre a umiliare l’Italia in Europa).
Il sovraffollamento non è una calamità naturale né un mostro invincibile: basta eliminare le leggi criminogene che hanno provocato il disastro. Per questo è urgente un decreto legge per cancellare le norme più vergognose e “affolla-carcere” della legge sulle droghe, alla radice della crescita incontrollata dei detenuti. Solo l’anno scorso sono entrate in prigione per violazione della normativa antidroga 28.000 persone (fra consumatori e piccoli spacciatori), mentre sono oltre 15.000 i tossicodipendenti ristretti su un totale di 67.000: la metà dei detenuti ammassati e stipati nelle patrie galere hanno a che fare con la legge sulle droghe. Il Presidente Napolitano ha parlato di una questione di “prepotente urgenza”: questa affermazione, se non la si vuole far diventare un mero esercizio di retorica, obbliga il Governo a emanare un decreto legge allo scopo di evitare l’arresto agli accusati di fatti di lieve entità riguardo alla detenzione di sostanze stupefacenti e per far uscire i tossicodipendenti e destinarli a programmi alternativi (oggi preclusi da vincoli assurdi e dall’applicazione della legge Cirielli sulla recidiva).
Chiediamo un provvedimento giusto, costituzionalmente motivato e indispensabile per interrompere uno stato di illegalità, tenendo conto che nel 2006 la modifica della legge sulle droghe fu approvata con lo strumento del decreto legge e il voto di fiducia.
Gentile Presidente, la richiesta che avanziamo è sostenuta anche dalle valutazioni della commissione di lavoro sul carcere del Consiglio Superiore della Magistratura. Altri provvedimenti sono urgenti e per questo una sessione straordinaria specifica dei due rami del Parlamento sarebbe opportuna per dare un motivo di speranza a chi in carcere ha soltanto un tragico orizzonte di morte.
Il numero dei suicidi, dei tentati suicidi, degli atti di autolesionismo, degli scioperi della fame è davvero impressionante e non può non interrogare la coscienza di ogni cittadino e in primo luogo di chi governa.
Noi non intendiamo essere complici, neppure per omissione, di questa strage e abbiamo deciso di far durare questa mobilitazione a oltranza fino allo scioglimento delle Camere, per aiutarLa nella decisione sino all’ultimo minuto politicamente utile. Riteniamo che la ministra della Giustizia e il ministro con la delega alla politica delle droghe condivideranno questa indicazione.
Riteniamo opportuno segnalare il documento sottoscritto dai Garanti dei diritti dei detenuti e inviato alla Ministra Paola Severino, al Capo del Dap, Giovanni Tamburino e per conoscenza al Presidente della Repubblica, sulle gravi conseguenze che il riesame della spesa dell’Amministrazione Penitenziaria, produrrà nella vita quotidiana in carcere e ancor più nella violazione dell’art. 27 della Costituzione, sul carattere della pena.
Presidente, come Lei comprende non si tratta di un ricatto ma di un accorato invito al compimento di un dovere d’ufficio.

Primi Firmatari
Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze e presidente della Società della Ragione
Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto
Armando Zappolini, presidente Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca)
Patrizio Gonnella, presidente associazione Antigone
Giorgio Bignami, presidente Forum Droghe
Stefano Anastasia, università di Perugia
Luigi Manconi, presidente associazione A Buon diritto
Mauro Palma, vice presidente del Consiglio Europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale
Michele Passione, avvocato, Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali

Rosa A Marca, associazione per l’iniziativa radicale Andrea Tamburi
Hassan Bassi, cooperatore sociale
Emanuele Baciocchi, associazione per l’iniziativa radicale Andrea Tamburi
Beppe Battaglia, associazione Liberarsi
Cecco Bellosi, comunità Il Gabbiano
Lucio Bertè, associazione Nessuno tocchi Caino e detenuto ignoto
Massimo Brianese, associazione La Società della Ragione
Maurizio Buzzegoli, associazione per l’iniziativa radicale Andrea Tamburi
Piera Cecconi, associazione per l’iniziativa radicale Andrea Tamburi
Riccardo De Facci, vice presidente Cnca, responsabile tossicodipendenze
Stefano Di Puccio, consigliere comunale di Firenze
Nunzio Di Stefano, volontario
Leonardo Fiorentini, webmaster del sito fuoriluogo
Renzo Magosso, giornalista
Patrizia Meringolo, università di Firenze
Giuseppe Mosconi, università di Padova
Marco Perduca, senatore
Maria Pierattini, associazione per l’iniziativa radicale Andrea Tamburi
Alessandro Santoro, Comunità Le Piagge – Firenze
Fabio Scaltritti, responsabile Comunità San Benedetto
Leonardo Scarcella, architetto
Sergio Segio, associazione Società e Informazione
Salvatore Senese, già magistrato e senatore
Maria Stagnitta, vice presidente Forum Droghe, associazione Insieme onlus
Luca Zevi, architetto
Grazia Zuffa, direttore esecutivo di Forum Droghe

Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale:
Maurizio Battistutta, garante del Comune di Udine
Giorgio Bertazzini, ex garante della Provincia di Milano
Andrea Callaioli, garante del Comune di Pisa
Mario Fappani, ex garante del Comune di Brescia
Livio Ferrari, garante del Comune di Rovigo
Margherita Forestan, garante del Comune di Verona
Elisabetta Laganà, garante del Comune di Bologna
Alessandro Margara, garante della Regione Toscana
Marcello Marighelli, garante del Comune di Brescia
Angiolo Marroni, garante della Regione Lazio
Gianfranco Oppo, garante del Comune di Nuoro
Francesco Racchetti, garante del Comune di Sondrio
Piero Rossi, garante della Regione Puglia
Antonio Sammartino, garante del Comune di Pistoia
Cecilia Sechi, garante del Comune di Sassari
Marco Solimano, garante del Comune di Livorno
Italo Tanoni, garante della Regione Marche

Aggiungi la tua adesione:
http://www.fuoriluogo.it/blog/appelli/lettera-aperta-al-presidente-monti-e-ai-ministri-severino-e-riccardi/

Per aderire al digiuno scrivi a digiuno@francocorleone.it.

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Quinidicesimo giorno di digiuno

Come non capite ancora?
Digiuno ad oltranza

Continua la mobilitazione collettiva perché il Governo emani subito un decreto legge contro il sovraffollamento delle carceri, cancellando le norme della legge sulle droghe che incarcerano per fatti di lieve entità e impediscono l’uscita dei tossicodipendenti. Le altre richieste al Parlamento e all’Amministrazione Penitenziaria sono le seguenti:

  • approvazione della legge sull’introduzione del reato di tortura
  • approvazione della legge sull’affettività in carcere
  • approvazione dell’istituzione della figura del Garante nazionale dei diritti dei detenuti
  • applicazione integrale del Regolamento del 2000 per assicurare condizioni di vita dignitose.

Oggi digiuna Sergio Segio (Direttore Associazione “Società e Informazione”).

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Dodicesimo giorno di digiuno

Come non capite ancora?
Digiuno ad oltranza

Dodicesimo giorno di digiuno

Continua la mobilitazione collettiva perché il Governo emani subito un decreto legge contro il sovraffollamento delle carceri, cancellando le norme della legge sulle droghe che incarcerano per fatti di lieve entità e impediscono l’uscita dei tossicodipendenti. Le altre richieste al Parlamento e all’Amministrazione Penitenziaria sono le seguenti:

  • approvazione della legge sull’introduzione del reato di tortura
  • approvazione della legge sull’affettività in carcere
  • approvazione dell’istituzione della figura del Garante nazionale dei diritti dei detenuti
  • applicazione integrale del Regolamento del 2000 per assicurare condizioni di vita dignitose.

Oggi digiuna Emanuele Baciocchi (associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”)
Sabato 3 novembre e domenica 4 novembre digiunerà Rosa A Marca (associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”)

Si segnala la lettera del Garante dei detenuti della Regione Toscana, Alessandro Margara, inviata al Ministro della Giustizia Paola Severino: riesamespesa.pdf.